RICOGNIZIONE
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
La
verifica dello stato di avanzamento del programma
dell'amministrazione è un momento molto importate per le forze
politiche, ma soprattutto per i cittadini. Consente di capire fino a
che punto e in che modo chi governa sta riuscendo nei suoi propositi.
Passati quasi quattro anni dall'insediamento evito di dilungarmi
nell'elenco delle cose realizzate.
Pur
pensando che siano molte e che la maggioranza abbia lavorato bene, ho
sempre trovato antipatico questo esercizio perchè molto sottile è
il confine tra la facile propaganda e la giusta rivendicazione dei
risultati ottenuti.
Pubblico
allora di seguito il documento elaborato dagli uffici, perchè ognuno,
alla luce della sua esperienza della città, possa elaborare il
proprio giudizio.
VARIAZIONE
DI BILANCIO PER TAGLI STATALI
Negli
ultimi mesi il Governo Renzi sta tentando di mettere in atto nuove
manovre di bilancio capaci di favorire la crescita. All'interno del
quadro delle decisioni assunte c'è la cd. spending review, che ancora
una volta colpisce le risorse a disposizione degli enti locali,
compresi i comuni. È di questi giorni la controversia tra
l'Esecutivo e i rappresentanti delle Regioni preoccupati dalla
possibilità che la scelta dei tagli possa ricadere su servizi di
vitale importanza per i cittadini come la sanità. Delle difficoltà
oggettive ci sono, ma credo anche che le amministrazioni locali
avrebbero dovuto dare molto di più in termini di gestione politica,
economica e sociale dei lori territori, mentre i cittadini non hanno
ancora dimenticato lo sperpero di soldi pubblici che ha coinvolto
quasi tutte le regioni della penisola e, senza voler generalizzare,
le amministrazioni di ogni colore.
Portando
il ragionamento al nostro livello, cioè alla nostra città, l'azione
di governo è stata condotta nonostante la scure dei tagli e pesanti
errori nelle scelte finanziarie da parte di chi ci ha preceduti.
Tale
condizioni di lavoro non possono, però, diventare una scusa. Sono
ormai trascorsi quattro anni, non è più possibile reagire con
lamenti ansiogeni di fronte alla nuova riduzione di entrate.
Gli
interventi compiuti dovrebbero a questo punto iniziare a dare i loro
frutti e se così non fosse non è accettabile, ponendosi dal punto
di vista del cittadino, pensare di cavarsela con l'aumento delle
tasse o il taglio dei servizi. È necessario compiere un'ulteriore
riflessione per capire come reagire a questo ostacolo. È quello che
ho tentato di fare con il mio intervento. Lo riporto di seguito:
“Grazie
Presidente,
il
mio intervento eviterà di concentrarsi sullo stato di realizzazione
dei diversi punti del programma e porrà attenzione, viceversa, al
modo attraverso il quale continuare a concretizzare gli impegni
assunti affinchè si possa avere una ricaduta positiva sul nostro
bilancio e quindi sulla cittadinanza tutta.
Parto
da quanto detto in materia di rendiconto lo scorso aprile perchè di
fatto non voglio far altro che approfondire un pensiero già espresso
qui e all'interno della mia maggioranza.
In
quel consiglio, parlando della distribuzione della spesa nei vari
settori, sottolineavo che:
“La
tabella di ripartizione (…) fa notare ancora l'immobilismo nei
settori del turismo e dello sviluppo economico, per il primo la
percentuale è fissata allo 0, per il secondo lo zero è superato di
pochissimo. Rispetto ad essi ragionevolmente si potranno vedere dei
cambiamenti nei numeri con la realizzazione del progetto del
linificio, degli interventi previsti dal PGT e se le forze politiche
cassanesi saranno in grado di mettere buone idee per valorizzare
tutto ciò che di bello il nostro comune offre. A nostro giudizio è
da qui che passa il cambio di passo che serve a Cassano: un grande
progetto per il turismo, legato a tutte le attività economiche che
attorno ad esso si possono sviluppare. Non solo darebbe un tratto
unico alla città, ma porterebbe grandi benefici al bilancio con
l'aumento delle entrate e le presumibili ricadute positive su
quantità e qualità dei servizi.”
Stasera
questo consiglio approva una variazione di bilancio che fa fronte
all'ennesimo taglio statale.
Insieme
al patto di stabilità e altri limiti contabili, sappiamo quanto i
mancati introiti provenienti dallo stato centrale abbiano reso
difficoltosa l'amministrazione in questi ormai quattro anni, cosa di
cui anche il nostro gruppo spesso si è lamentato.
I
limiti all'azione amministrativa non possono però essere letti
soltanto come una punizione proveniente dall'esterno, ma anche come
conseguenza naturale della situazione in cui versa il nostro paese.
Alcuni
dati che meglio la rappresentano parlano da soli: 134% rapporto
debito pubblico – PIL, disoccupazione quasi al 14% e crescita
economica praticamente bloccata.
Ecco,
se fino ad oggi utilizzare quei limiti come giustificazione rispetto
ai ritardi, alla parziale realizzazione di interventi o, più in
generale, alla fatica nel cambiare le cose, poteva essere
politicamente legittimo, e ciò anche alla luce degli errori di
gestione di chi ci ha preceduto, da oggi, noi riteniamo che non sia
più possibile.
Riteniamo
che non sia più possibile perchè vorrebbe dire che non si è capito
niente di quello che sta succedendo, di quella che è la strada
obbligata per il rilancio del Paese, cosa che non è accettabile da
parte di chi si è assunto delle responsabilità politiche.
Non
possiamo non capire che un debito pubblico così alto non può essere
sostenuto per gli interessi che produce e che, quindi, è inevitabile
il taglio alla spesa improduttiva.
Il
debito pubblico è uno di quegli strumenti che consentono
l'uguaglianza tra i cittadini, perchè attraverso di esso si
garantiscono servizi per tutti, ma il debito deve trovarsi in
equilibrio con una economia forte e dinamica, cosa che in Italia
manca totalmente in questo momento, mentre sono presenti molte false
illusioni rispetto a una vicina ripartenza.
Non
possiamo non capire che l'economia può ripartire non solo con un
intervento pubblico in termini di spesa, ma anche con regole e
condizioni nuove che agevolino le attività economiche e creino
fiducia.
Dico
questo perchè, altrimenti, il rischio è quello di far diventare
degli argomenti validi scuse vuote o peggio lamenti ansiogeni.
Dico
questo perchè l'Italia non è soltanto dentro una crisi economica
globale, ma prima di tutto è dentro una crisi nazionale che
abbraccia il suo sistema istituzionale e si estende oltre.
Non
è possibile perseverare dentro una psicologia, tutta italiana, per
la quale siamo allo stesso tempo dentro e fuori dalle nostre scelte.
I comuni sono una articolazione dello Stato, non possono vivere le
scelte di Roma o di Bruxelles come le scelte dei nemici. Queste
scelte vanno capite e anche noi, nell'amministrare la nostra città
siamo chiamati a dare un piccolo contributo.
Dare
nuove opportunità agli operatori economici di Cassano o ridurre la
tassazione vuol dire dare una mano al Paese.
Arrivo
dunque al nocciolo della questione, come fare? Non ho richiamato
quanto pronunciato qualche mesa fa a caso. La leva turistica è
sicuramente una risorsa su cui Cassano può puntare. Ci sono poi le scelte assunte attraverso il PGT, che certo non porteranno beneficio a
breve, ma sono un primo passo verso questa direzione.
L'importante
però è che, da qui in poi, le scelte del Comune non determino
soltanto un aumento di spesa, ma anche un aumento delle entrate. Può
sembrare generale o astratto quello che sto proponendo, ma se chi
amministra sarà in grado, in ogni operazione, anche quella che può
sembrare più insignificante, di portare un beneficio alle entrate
del bilancio allora anche Cassano un giorno potrà permettersi di
fissare l'aliquota della Tasi a zero.
E
questo non è successo soltanto in Comuni come Positano, rispetto ai
quali si può obiettare che godono di un'attività turistica ormai
consolidata e su risorse che Cassano non si può minimamente sognare,
ma anche in comuni che hanno fatto scelte lungimiranti generando
entrate attraverso investimenti mirati, mentre altri, per iniziare il
percorso che ho cercato di descrivere, hanno previsto un'esenzione
parziale per le nuove attività produttive.
(Esempi
riportati dal Sole 24 ore: nel Comune di San Lorenzo Bellizzi
(provincia di Cosenza) gli investimenti nel fotovoltaico hanno
generato introiti nel bilancio comunale che hanno evitato la Tasi, a
Campli (provincia di Teramo) esenzione parziale dalla Tasi per le
nuove attività produttive, il Comune di Casacalenda (provincia di
Campobasso) con la razionalizzazione della spesa non ha fatto pagare
la Tasi ai suoi abitanti).
Quando
il cittadino vede che l'addizionale IRPEF rimane inalterata allo 0,7%
(tetto massimo che abbiamo giustificato per far fronte a problemi di
bilancio), quando probabilmente si andrà a disporre un aumento della
Tasi nell'anno in corso, quando l'IMU sulle categorie A1, A8, A9
viene lasciata allo 0,35% senza porsi nessun problema di equità,
quando iniziative politiche per progetti turistici, penso alla
mozione sui camperisti o alla mozione che viene posta in votazione
stasera, provengono dall'opposizione allora qualche riflessione va
fatta e non ci si può trincerare dietro alla scusa che il cittadino
non riesce a capire la gravità del momento.
Sempre
l'aprile scorso dissi che il percorso intrapreso è ben visibile, gli
obiettivi a nostro giudizio sono quelli giusti, ma valorizzare ciò
che di bello Cassano offre non può significare soltanto estetica,
magari da curare e mantenere con soldi pubblici. Nelle voci del
turismo e dello sviluppo economico nei prossimi anni i numeri
dovranno cambiare, ma accompagnati da una crescita del bilancio nel
lato dell'entrate.
A
nostro giudizio bisogna interregorsi sulle modalità d'azione, su una
nuova impostazione da dare all'attività amministrativa, altrimenti,
da qui in poi, eventuali aumenti di tasse non potranno che imputarsi
a nostre colpe.”
MOZIONE
“VOLTA A RENDERE DECOROSO IL SOTTOPASSO DELLA STAZIONE
FERROVIARIA”
Si
tratta di un documento presentato dalle opposizioni, nello specifico
dai consiglieri Casirati e Savino. Il nostro gruppo, insieme a tutta
la maggioranza, è stato ben disposto a votare per la sua
approvazione. Fare del sottopasso una porta turistica, attrezzato
per la pubblicità di attività commerciali, beni culturali e per la
valorizzazione del patrimonio architettonico e
paesaggistico di Cassano è un ottimo primo passo nella direzione che
si è cercato di spiegare al punto precedente. Attraverso il link
sottostante potete visionare il documento presentato e votato in
Consiglio.
MOZIONE
PER L'INTERDIZIONE AL PASSAGGIO DEI MEZZI PESANTI SUL PONTE IN
ENTRAMBE LE DIREZIONI
Questo
atto di indirizzo è stato presentato, oltre che dai consiglieri
Casirati e Savino, anche dal consigliere Moretti. Nel merito è stato
chiesto di bloccare il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte per
incentivare l'utilizzo della nuova alternativa Bre.Be.Mi. e liberare
Cassano dal traffico. A mio giudizio il vero scopo del documento era
quello di sollecitare l'avanzamento dei lavori della tangenziale. Il
problema sta nella tempistica del documento che fa venire seri dubbi
sulla reale volontà delle opposizioni. È vero, a partire dal mese
di agosto i lavori sono rallentati, causa fenomeni atmosferici e
meccanismi perversi di contabilità che non consentono il pagamento
della ditta da parte della Provincia. Ci troviamo comunque
all'interno dei 711 gg previsti per la consegna dell'opera, in una
fase dunque di adempimento e la Giunta ha ricevuto raccomandazioni
dalla stessa Provincia sulla ripresa delle attività. Usare uno
strumento di questo tipo, in questa fase, non sarebbe rispettoso degli
accordi contrattuali, se non a fini propagandistici. Per queste
ragioni il voto è stato contrario.