venerdì 20 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
CONSIGLI COMUNALI DI NOVEMBRE E DICEMBRE 2014
MOZIONE IN MERITO AL MANTENIMENTO SUL TERRITORIO
COMUNALE DELLA CASERMA DEI CARABINIERI
Il Comando Provinciale
dell’Arma dei Carabinieri ha manifestato nei mesi scorsi la volontà di
riorganizzare i propri reparti in provincia di Milano, compreso quello cassanese.
L’esigenza nasce dal fatto che l’attuale sede del comando di Compagnia
risulta essere sovradimensionata rispetto ai parametri dettati dal Comando Generale
dell’Arma. L’adeguamento agli standard previsti consentirebbe una notevole
riduzione del costo di affitto, che attualmente è sostenuto dal Ministero
dell’Interno e ammonta a 490 mila euro l’anno.
Alla luce di ciò, il Sindaco
Maviglia ha iniziato delle trattative con il Comando Provinciale, la proprietà
dello stabile in via Milano e il Comando
locale. Dagli incontri è emersa la necessità per i carabinieri di spostare la
Compagnia in locali più idonei e allo stesso tempo la disponibilità di far
diventare Cassano la sede di una Tenenza, mentre la proprietà si è dimostrata aperta per far seguire al ridimensionamento un nuovo utilizzo della struttura anche in relazione ad
altre funzioni di tipo istituzionale e legate ai servizi di sicurezza, con riduzione del
relativo affitto.
Per queste ragioni, al fine
di mantenere sul territorio del nostro Comune un presidio di sicurezza così
importante, tutti i partiti di maggioranza e opposizione hanno trovato l’accordo
per votare una mozione che impegna la Giunta a lavorare per la permanenza del
Comando dei Carabinieri.
Di seguito trovate i link delle mozioni presentate da maggioranza e opposizione, che sono sfociate in un unico documento votato all'unanimità.
PUT (PIANO URBANO
DEL TRAFFICO)
La
prima seduta del Consiglio di dicembre è stata dedicata all’approvazione del
Piano Urbano del Traffico, il documento che regolamenta la viabilità del Comune
per i prossimi anni. Il piano stabilisce le direttive generali circa le modifiche che verrano apportate alla circolazione stradale e non ancora i provvedimenti che verrano adottati in concreto; laddove la maggioranza ha già deciso riporto i nomi delle zone o della vie interessate.
Queste
le scelte più importanti compiute dall’amministrazione:
- riqualificazione di via Vittorio Veneto e della piazza Garibaldi: con la realizzazione della tangenziale si punta a realizzare nel centro storico zone a traffico limitato e pedonali;
- riclassificazione funzionale di tutte le strade, ossia un intervento per il restringimento della carreggiata, la realizzazione di spartitraffico e cambiamenti nella segnaletica per tutte quelle strade dove esistono ancora oggi pericoli per la sicurezza;
- nuova rotonda all’altezza dell’incrocio tra viale Europa e via Venezia (zona cantiere Polo della Musica);
- realizzazione del terminal per il trasporto pubblico presso la stazione ferroviaria, che diventerà il nuovo capolinea cassanese sostituendosi all’attuale in via Milano;
- completamento delle seguenti piste ciclabili sul territorio: 1) Cascine San Pietro-Cassano (collegamento della ciclabile che da via Rivolta (zona ex Bucca) va a Cascine passando sotto il tracciato della vecchia ferrovia), 2) Groppello-Vaprio d’Adda (dal centro di Groppello passando per la campagna fino alla casa Cantoniera dove si collega con la pista cittadina di Vaprio), 3) Cascine San Pietro-Rivolta (dalla zona dell’attuale cantiere Bre.Be.Mi. verso Cascina Seriole fino a collegarsi con la ciclabile di Rivolta lungo l’Adda).
Di seguito riporto la relazione politica e le cartine relative agli interventi.
BILANCIO
L’adempimento
di bilancio, che quest’anno è avvenuto con diversi mesi di
anticipo, ha finanziato gli obiettivi per l’anno 2015. Pubblico di
seguito una slide del Sindaco che mette in evidenza i traguardi da
raggiungere per l’anno in corso e sottolineo che questi sono stati
interamente finanziati senza apportare modifiche al sistema di
tassazione stabilito negli anni precedenti.
I
documenti di bilancio hanno fatto emergere più che mai il lavoro
positivo dell’amministrazione ed hanno anche rivelato dati sui cui
riflettere.
Riporto,
dunque, il mio intervento nel consiglio del 22 dicembre attraverso il
quale ho potuto svolgere alcuni riflessioni.
"Grazie Presidente,
vorrei iniziare il mio
intervento da tre scelte compiute da questa amministrazione e che sono quelle
che, a mio giudizio, l’hanno maggiormente caratterizzata, che maggiormente ne
hanno delineato il profilo.
Possono essere viste come
tre rivoluzioni culturali, piccole, ma allo stesso tempo grandi, io direi
enormi.
Piccole perché la cultura
politica attuale sembra suggerire che la soluzione dei problemi passi
attraverso la straordinarietà di eventi o grandi opere, mentre tali scelte sono entrate silenziosamente
nella quotidianità dei cittadini segnando una vera e propria svolta.
Appena insediati abbiamo
inaugurato la casetta dell’acqua, bene preziosissimo. Abbiamo detto che l’acqua è di tutti, che è
un bene comune, che non va associata a logiche di profitto e che va utilizzata
secondo necessità, senza sprechi.
La seconda scelta riguarda
la cosiddetta viabilità sostenibile. Rispetto questo tema quel che è stato
fatto alla stazione ferroviaria, mi riferisco alla sistemazione dei parcheggi
per le automobilI e per le biciclette, ha incentivato fortemente gli
spostamenti nel rispetto dell’ambiente. L’apertura della tangenziale darà nuova
linfa a questo tipo di politiche, che, mai come oggi se si pensa ai cambiamenti
climatici e a tutto ciò che comportano per la salute dell’uomo, sono
indispensabili.
Rispettare l’ambiente
significa rispettare il territorio, dunque si arriva alla scelta di bloccare il consumo del suolo.
Si tratta di una scelta che ha iniziato a introdurre un nuovo modo di concepire
il bilancio, nel senso di non contare più sugli oneri di urbanizzazione, ma che
soprattutto preserva il paesaggio e mette più al sicuro Cassano da episodi
tragici come quelli che ogni anno caratterizzano gli autunni italiani.
Io vorrei porre l’attenzione,
però, stasera su un quarto tema sul quale penso che questa amministrazione
possa incidere di più, riprendo di fatto la riflessione che ho aperto nelle
sedute scorse e che riguarda la questione della produttività. Utilizzo questo
termine nel significato più ampio che gli si possa attribuire, che mi auguro
alla fine dell’intervento possa essere chiaro a tutti.
Questo bilancio ultima l’operazione di contenimento e revisione
della spesa e lo fa nel quarto anno di amministrazione. Io penso che rispetto
al taglio della spesa si dovesse giocare più d’anticipo, invece, si è rimandato di anno in anno perché
non si è ancora accettata la drastica riduzione dei trasferimenti statali. Lo
ripeto, per me i tagli sono una conseguenza logica della situazione del paese e
per questo devono essere vissuti come un’occasione non come una preoccupazione.
Ci siamo messi sulla difensiva perché spaventati dall’idea che minori entrate
significassero la riduzione dei servizi, ma poi si arriva al quarto anno e i
servizi rimangano uguali, anzi, in alcuni casi si riesce a migliorarne la
qualità e non c’è alcuna necessità di aumentare le tasse. Allora questo significa che c’è stato qualche
errore di valutazione e che aver fatto il lavoro sulla spesa già un anno fa o
anche prima avrebbe consentito oggi di avere un bilancio, passatemi il termine,
‘pulito’ e in grado di suggerirci come e dove investire. L’ho detto tante volte
il PGT ha aperto degli spazi per l’iniziativa economica, ma non è sufficiente,
noi dobbiamo capire che il problema italiano è il classico problema di un
debitore, se hai un debito chi te lo finanzia vuole i suoi interessi pagati.
Quindi è inutile trincerarsi
dietro ad argomenti del tipo “i comuni hanno contribuito di più e
l’amministrazione centrale di meno”, prima o poi toccherà a tutti se non si
interviene per aiutare l’economia e chi amministra deve fare questo oggi, deve
preoccuparsi di questa che è una vere e propria urgenza. Il Bilancio di
quest’anno segnale la riduzione del gettito Irpef e questa è una responsabilità
anche nostra perché fin dal primo anno di amministrazione abbiamo detto che la
competenza del lavoro non era del comune, ma in un mondo sempre più connesso
basta una sola istituzione che non fa la sua parte e se ne pagano le
conseguenze. Noi siamo intervenuti per lo più per dare sostegno a chi era già
in difficoltà e non si può dire che grazie per chi ha lavorato in questo senso,
mi riferisco in particolare al al Sindaco e all’Assessore ai servizi sociali.
In questi quattro anni io non ho mai sentito parlare di come sviluppare la
nostra zona industriale, di come valorizzare i nostri beni paesaggistici e
culturali, abbiamo predisposto un piano per il commercio, ma se l’idea è quella di un centro commerciale urbano, allora il nostro centro commerciale che
destino ha? Chiudo. L’Italia è stata e riesce nonostante tutto a rimanere tra i
grandi paesi del mondo perché è un paese produttore, cioè un paese che ha la
capacità di trasformare la materia e che tra l’altro grazie alla sua creatività
lo fa meglio di chiunque altro. Ecco allora ragioniamo affinché Cassano aiuti
l’Italia in questo senso. Soprattutto non diciamo che questa amministrazione ha
salvato i servizi, che non può essere un obiettivo politico, diciamo che ha
rafforzato l’economia locale, che ha creato posti di lavoro e cultura del
lavoro. È questa la strada per ridurre le tasse."
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