Il voto e gran parte della discussione si sono svolti con la brutta immagine dei seggi vuoti dell'opposizione.
In democrazia il parere contrario è più che legittimo, ma sottrarsi al confronto penso sia davvero un brutto esempio; si è trattato del solito regalo alla demagogia e all'indifferenza, due malattie dalle quali l'Italia deve liberarsi al più presto.
Riporto il mio intervento e pubblico la documentazione che ritengo rilevante da un punto di vista politico.
Per il resto del materiale vi rimando al sito del Comune nei prossimi giorni.
I MOTIVI DEL VOTO FAVOREVOLE DELL'IDV
"Grazie Presidente,
il voto dell'Italia dei
Valori sarà favorevole.
Prima di entrare nelle
ragioni di questo voto, il gruppo sente di esprimere i complimenti
alla Giunta per il processo di coinvolgimento della popolazione che
ha preceduto l'adozione del Piano.
Siamo contenti di questo. In altre occasioni avevamo auspicato iniziative volte a far
esprimere i cittadini.
In questo, rispetto al passato, pensiamo si sia
dato un primo forte segnale politico di discontinuità.
Rimanendo ancora per un
attimo sulla questione, deve comunque far riflettere la scarsa
presenza di pubblico alle assemblee convocate per discutere di Piano
di Governo del Territorio.
Un grande sforzo deve
essere fatto da tutte quelle forze sociali e politiche che hanno a
cuore questo problema.
Non è possibile
immaginare il futuro di Cassano e dell'Italia senza che il valore
della partecipazione venga avvertito come indispensabile per il
progresso della nostra comunità.
Entrando nel merito delle scelte politiche, il gruppo ritiene che il
PGT sia prima di tutto un ottimo esempio di buona politica.
Pensiamo questo perchè,
mi è capitato di dirlo già in altre occasioni, ma qui ancora di
più, emerge uno sguardo complessivo, che ricerca uno sviluppo
unitario di tutte le componenti della città.
Ogni parte è messa in connessione con le altre, segno che si guarda all'interesse generale e non a quello di singoli.
Ogni parte è messa in connessione con le altre, segno che si guarda all'interesse generale e non a quello di singoli.
Uscendo dalla retorica,
ciò diventa molto chiaro nel momento in cui si guarda alle linee
guida che questa maggioranza vuole dare alla sviluppo del territorio
di Cassano, che, aggiungo, credo siano un ottima risposta a
quell'opposizione che ha continuamente cercato di far passare l'idea
dell'assenza di idee, della mancanza di un segno politico, di una
direzione di marcia.
Innanzitutto limitazione
del consumo di suolo, recupero e valorizzazione degli ambienti urbani
dismessi, e poi, valorizzazione del sistema paesistico e ambientale,
del patrimonio storico e architettonico.
Il tutto in una cornice in
cui si tiene conto degli effetti indotti dai grandi progetti
infrastrutturali, che hanno investito o investiranno la vita del
paese, e di sostenibilità dei processi di sviluppo previsti.
Traducendo in termini
pratici, ciò significa tutela e conservazione del territorio
agricolo (tale scelta ha una grande importanza se si pensa ai
benefici che potrebbero arrecare al bilancio gli oneri di
urbanizzazione in un momento così difficile per gli enti locali),
recupero dell'esistente e perciò interruzione del circolo vizioso
caratterizzato da aumento della popolazione e aumento della domanda
dei servizi, cioè, in altri termini, governo e non abbandono dei
fenomeni di cambiamento.
Ancora, servizi nuovi,
come l'ampliamento della scuola di Groppello, recupero del centro
storico, utilizzo di tecniche finalizzate al contenimento dei consumi
energetici.
Molti altri sarebbero i punti da elencare che concretizzano gli obiettivi di questo
Piano.
Ciò che più mi ha colpito è la ricchezza di visioni e prospettive, ma è giusto porre l'attenzione anche sullo sforzo di lavorare nel senso dell'equità.
Ciò che più mi ha colpito è la ricchezza di visioni e prospettive, ma è giusto porre l'attenzione anche sullo sforzo di lavorare nel senso dell'equità.
Ne è esempio il
potenziamento della dotazione di residenza sociale attraverso gli
insediamenti a edilizia convenzionata, in affitto convenzionato e
attraverso il mantenimento sul mercato degli edifici in edilizia
convenzionata.
L'equità viene perseguita
anche attraverso la trasformazione di aree che verranno dedicate al
lavoro, pensiamo, ad esempio, all'area dell'ex scalo ferroviario.
Quest'ultima è uno dei
cinque temi progettuali, descritti dal Documento di Piano.
Gli altri sono la nuova
stazione ferroviaria, il Linificio, la Cava di
Groppello e il centro
storico.
Per noi, con essi Cassano
definisce la sua fisionomia e costruisce sempre di più la sua
identità.
Sempre a proposito di
identità, per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico previsto a
Cascine San Pietro, diamo ad esso un giudizio positivo.
In questo modo si mette un
argine al pericolo di chiusura dei servizi, in particola della
scuola, e si aprono nuove prospettive per superare l'isolamento
drammatico della frazione.
Ci auguriamo in questo
senso che la fermata del passante ferroviario si trasformi da
possibilità in realtà e per questo sollecitiamo la giunta a
continuare il percorso intrapreso.
Infine, relativamente
all'intervento sul Linificio, riteniamo che sia sacrosanta l'idea del
recupero di alcuni edifici di valore storico e architettonico e delle
corderie. Questo significa non dimenticare la storia recente di
migliaia di lavoratori cassanesi. Naturalmente interventi di tipo
naturalistico sarebbero stati l'ideale, ma, date le condizioni in cui
ci si è trovati a lavorare, pensiamo che il 50 % di residenziale sia
il giusto compromesso tra esigenze private e interesse pubblico.
Il nostro gruppo ha sempre
ribadito la necessità della politica di prendere decisioni e di
assumersi le responsabilità conseguenti. Siamo felici che siano
state fatte delle scelte senza condizionamenti, nonostante le vicende
giudiziarie ancora in corso.
Non farlo avrebbe
significato sottrarsi al proprio dovere di amministratori rispetto a
un area divenuta ormai pericolosa anche da un punto di vista sociale."
LA DOCUMENTAZIONE