Nella società della fiction, dei media, dello spettacolo e, più in generale, dell'immagine, la grande sconfitta è la realtà.
L'atteggiamento
comune è quello di fingere di non conoscere le nostre condizioni
sociali e di rifiutare i fatti nella loro oggettività.
Più
comodo somigliare a qualcosa che non siamo o pendere dalle labbra di
chi offre opinioni confortevoli, intrappolate nello stretto schema
entro cui abbiamo deciso di condurre la nostra esistenza.
C'è
un piccolo problema però: la verità viene sempre a galla e lo fa
con tutta la sua forza travolgente.
C'è
chi ha provato a negare la crisi ed ora siamo in estremo ritardo per
prendere le contromisure.
Credevamo
di sognare e invece eravamo storditi dalle illusioni.
Sogno
e illusione hanno questa differenza: a fondamento del primo c'è la
struttura delle cose, del secondo il vuoto.
Quindi
prima di tutto la realtà. È un principio tra quelli della vita
dell'uomo che merita una difesa agguerrita.
Sono
molti gli autori che si sono espressi al riguardo. Ne cito soltanto
alcuni.
Prima
delle loro parole pubblico anche un lucido e recente scritto di
Oliviero Beha. Parla della situazione politica italiana attuale.
Parla
di come si continui a concentrarsi sui temi sbagliati.
Per
uscire dalle macerie serve sapere che le macerie esistono.
Ciò
che si vive esistenzialmente è sempre enormemente più avanzato di
ciò che si vive consapevolmente.
Pier
Paolo Pasolini
L'uomo
vivente non può in alcun caso evitare di essere incalzato da tutte
le parti da una necessità assolutamente inflessibile; ma,
poiché pensa, ha la facoltà di scegliere tra cedere ciecamente al
pungolo con il quale essa lo incalza dal di fuori, oppure conformarsi
alla raffigurazione interiore che egli se ne forgia; e in questo
consiste l'opposizione tra servitù e libertà.
Simone
Weil da “Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione
sociale”
…
l'autonomia
morale non è la capacità di inventare le proprie leggi, ma quella
di riconoscerle giuste o no... ogni libertà presuppone la disciplina
della norma, ma la libertà, ignota al resto del mondo animale, che
ci costituisce persone poggia su risposte affettivamente,
cognitivamente e praticamente adeguate alla realtà che ci sostiene.
La
relazione alla verità è fondante prima di essere cosciente.
Roberta
De Monticelli da “La questione morale”
L'arte
suprema consiste nel far apparire facile quello che inizialmente era
difficile. Per ogni arte di vivere, così come per ogni arte in
generale, risulta fondamentale scegliere di imboccare il
cammino che essa dischiude. Il sé si muove come il pittore, che ha
inizialmente un'immagine nel suo occhio interiore e poi ci lavora,
dedicandosi alacremente a definirne i dettagli e tornando sempre di
nuovo sui suoi passi per osservare a distanza il risultato
complessivo della sua opera. Anche la vita futura è una visione, un
sogno, una possibilità sognata, o forse anche solo il presentimento
di un'idea, di un incontro, di un sentiero da percorrere, di una vita
diversa. Il passaggio dal presentimento indeterminato alla forma
determinata, dall'”in quel modo” al “ così e non in maniera
diversa”, da “qualcosa” al “questo e non quest'altro” -
ecco la via che porta dalla possibilità alla realtà.
Essa
consiste in una serie di azioni concrete, di singoli passi simili a
singole pennellate, che non devono essere concepiti a priori in tutti
i loro particolari e, dunque, non hanno bisogno di una preparazione.
Si deve piuttosto creare lo spazio dove lavorare; si deve disporre
del tempo necessario a raggiungere lo scopo, attraverso una
molteplicità di situazioni. Solo nel corso del lavoro diviene
possibile acquisire l'abilità per dare forma all'opera,
avvalendosi dell'esperienza che deriva dalla conoscenza della cosa,
dell'abitutide progressiva alle sfide che si presentano;
esercitandosi a effettuare mosse che ricorrono di continuo. L'abilità
non rappresenta il frutto di un dovere costrittivo, ma un surplus
rispetto alla costrizione. Si tratta di una piena realizzazione nel
senso dell'eccellenza. Ogni aspirazione dell'eccellenza è arte...
Per una valutazione delle varie situazioni che si presentano, degli
altri e di tutta la vita nel mondo, il sé ha bisogno dei sensi,
ma anche di una sensibilità che abbia a che vedere con le strutture.
È vero ogni informazione deve essere tratta dai sensi. Ma è
anche necessario un impegno teoretico per individuarne le strutture,
che non possono essere colte dai sensi e che, tuttavia, costituiscono
i veri e propri tratti fondamentali della realtà, tanto di quella
esteriore del mondo quanto di quella interiore del sé. Una
conoscenza dettagliata delle strutture della realtà data è
necessaria per poter scegliere sensatamente una possibilità e per
svolgere il lavoro necessario a tradurla in realtà. La vera
attenzione e l'accortezza nei confronti della realtà esistente non
mirano ad adattarvisi, ma a conoscerla al meglio per poter centrare
la realizzazione aspirata.
L'amicizia
per se stessi. Cura di sé e arte di vivere. Wilhelm Schmid
“...
nella produzione sociale della loro esistenza gli uomini vengono a
trovarsi in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro
volontà... Il modo di produzione della vita materiale è ciò che
condiziona il processo sociale, politico e spirituale. Non è la
coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma, al
contrario, è il loro essere sociale che determina la loro
coscienza.”
Karl
Marx da “Per la critca dell'economia politica”
l'antefatto
e condizione di un'idea è che prenda bene
sul terreno del
reale
riback to my brain
quello che io faccio
non è mai abbastanza simile a quello che farei
riback to my brain
quello che io faccio
non è mai abbastanza simile a quello che farei
...'e
bbattaglie vanno fatte
pe risolvere i problemi materiali della vita
e so' bbattaglie sporche 'e mmerda
'e bbattaglie pulite
stanno sulo rint'â capa 'e chi stà sempe c' 'o culo aparato
pe risolvere i problemi materiali della vita
e so' bbattaglie sporche 'e mmerda
'e bbattaglie pulite
stanno sulo rint'â capa 'e chi stà sempe c' 'o culo aparato
99
posse “Nell'era della confusione” dall'album “Corto Circuito”