giovedì 3 aprile 2014

Corri, corri, ragazzo! Curre, curre, guagliò!

Il 21 marzo scorso è stato inaugurato al Dopolavoro il Centro di Protagonismo Giovanile e ha cominciato a suonarmi in testa una canzone.
Negli anni in cui si formava il mio animo militante la ascoltavo spesso: “Curre curre guagliò” (Corri corri ragazzo) dei 99 posse, la band napoletana che agli inizi degli anni '90 era portavoce del mondo dei centri sociali.
Il pezzo è stato ed è tutt'ora per me una sorta di colonna sonora.
Le parole le conosco a memoria, ad esse sono affezionato e debitore perchè mi hanno trasmesso la passione per la politica e l'importanza di impegnarsi per cambiare le cose.

"Non so bene non so dire dove nasca quel calore
ma so che brucia, arde e freme
trasforma la tua vita no tu non lo puoi spiegare
una sorta di apparente illogicità
ti fa vivere una vita che per altri è assurdità
ma tu fai la cosa giusta te l'ha detto quel calore
ti brucia in petto è odio mosso da amore
da amore guagliò"

Il testo è il manifesto di un'altra strada da seguire, in esso c'è la spinta ad agire e le indicazioni del luogo dove dirigersi.
C'è una concezione alta della politica. Oggi sembra tutto ridursi al modello della delega, alla retorica del programma e delle promesse. La politica autentica invece è quella capace di creare soggetti collettivi, costruire comunità che camminano insieme condividendo valori, esperienze e problemi. C'è dentro tutta la voglia di giustizia per le ferite (troppe ancora aperte) della società italiana, causate dalla complicità di istituzioni corrotte. La memoria, nel costruire la comunità, gioca un ruolo fondamentale.
Con la loro musica i 99 posse hanno rappresentato e rappresentano un realtà di uomini e donne che ha trasformato l'emarginazione in inclusione, che ha battagliato, fino all'occupazione, per restituire alla società luoghi e il loro passato. Una realtà che li ha poi riempiti con cultura, arte, progetti sociali e quell'idea di politica di cui ho appena detto. 
Oltre a riempirli di tanto futuro.
A Cassano la maggioranza si è schierata con queste persone materialmente e simbolicamente. Ha seguito le indicazione del manifesto.
C'è una differenza però.
Il Centro di Protagonismo Giovanile nasce su un terreno democratico e con la scelta e il lavoro di tutti i cittadini che hanno creduto nel buon governo. Nasce da una scelta chiara delle istituzioni che hanno dimostrato che seguire un'altra strada è possibile.
Ma un centro sociale non occupato che centro sociale è?
E allora c'è bisogno ora di occuparlo con l'iniziativa, le idee, la voglia di condividere esperienze, progetti, sogni o anche semplicemente con l'umanità di ognuno.

"Allora è chisto 'o mumento e tu l'he 'a superà
ca te piace o t'allamiente e 'o mumento d'occupà"
(allora questo è il momento, tu lo devi superare,
che ti piace o ti lamenti è il momento di occupare).

Non ne vale la pena di restare fermi:

"una vita intera come sbirri di frontiera
in un paese neutrale, anni persi ad aspettare
qualcosa qualcuno la sorte o perché no la morte"


Di seguito trovate le slide che spiegano come il centro è strutturato e organizzato, i soggetti che lo gestiscono, i progetti già intrapresi e tutti i contatti per diventarne protagonisti. 

Trovate anche il link dell'evento di giovedì 10 aprile.
Poi naturalmente trovate il brano da ascoltare, molto meglio delle mie parole.
21 marzo 2014, "un giorno come tanti, ma non certo per qualcuno".
Perchè tutto si può cambiare, una sola cosa non può e non deve cambiare: Curre, curre, guagliò!!!