domenica 24 gennaio 2016

29 GENNAIO 2016: CON GIANNI MOTTA E ANTONIO ROSSI PER LANCIARE LA TAPPA ROSA E PREMIARE L’ECCELLENZA SPORTIVA CASSANESE

Il 29 gennaio 2016 partirà ufficialmente l’avventura del Giro d’Italia per la nostra città. 
Per la prima volta in assoluto la corsa ciclistica più bella del mondo prevede l’arrivo di una tappa a Cassano d’Adda e per la prima volta l’Amministrazione Comunale riconoscerà i meriti degli atleti e delle squadre della città. Un evento sportivo come il Giro d’Italia non può rimanere isolato, bensì deve diventare un’occasione unica per valorizzare la nostra comunità e, in particolare, l’intero mondo sportivo cassanese. Per questo il 29 gennaio, alle ore 20,45, all’interno dell’auditorium della Villa Borromeo, avverrà la consegna dei premi ai migliori sportivi della stagione 2014/2015 e verranno svelati il simbolo e il sito internet della Città di Tappa e partirà così ufficialmente il calendario delle iniziative collegate al grande Evento Rosa. Inoltre, la serata del 29 sarà anche l’occasione per ricordare Dino Galliazzo, fondatore dello Skating Club, volontario e sportivo a tutto tondo, nonché cittadino che ha dedicato tutta la sua vita a trasmettere sani principi e la passione per lo sport ai più giovani. L’ultimo suo desiderio sarebbe stato quello di esserci il 25 maggio; in suo onore l’Assessorato allo Sport ha deciso di istituire una coppa, la Coppa Galliazzo, che ogni anno la famiglia di Dino consegnerà all’atleta o squadra che raggiunge il traguardo sportivo più prestigioso e che ricorda al suo vincitore che nello sport non contano solo i risultati, ma anche l’esempio.




Una serata speciale meritava naturalmente ospiti speciali. Sarà innanzitutto presente Gianni Motta, vincitore del Giro esattamente 50 anni fa, nel 1966. Grazie al suo prestigio Cassano d'Adda riesce ancora a essere protagonista.
Quella sera sarà con noi e aiuterà nella consegna dei premi l’Assessore Regionale Antonio Rossi, campione immenso della canoa italiana, oro olimpico nel k1 500m e nel k2 1000m ad Atlanta 1996, di nuovo oro olimpico nel k2 1000 m a Sidney 2000. Una colonna dello sport italiano, riuscito nell’impresa di partecipare a cinque olimpiadi e ad ottenere piazzamenti da medaglia anche a Barcellona 1992 (bronzo) e ad Atene 2004 (argento). Insomma, uno sportivo capace nell’impresa di far grande il proprio sport sconosciuto ai più e far associare a quella disciplina il proprio nome.


Il 29 gennaio del 2016 sarà l’inizio di un’emozione,  un'emozione rosa, la gioia che solo il grande sport può trasmettere. 
Tutta la cittadinanza è invitata!

sabato 16 gennaio 2016

IL SIGNIFICATO DELLE AULE STUDIO PASQUALE TESTA


Con l’inaugurazione delle aule studio “Pasquale Testa” è giunta a compimento la politica per i giovani dell’Amministrazione Maviglia. Giovedì scorso il numero di coloro che hanno richiesto l’abilitazione della Carta Regionale dei Servizi per accedere agli spazi è arrivato a quota 96. Un risultato superiore alle aspettative.
In questi anni ho cercato di rappresentare un’istanza e nel farlo ho cercato di ascoltare il consiglio di una persona che stimo moltissimo, Arianna Moreschi, Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili, che mi ha spiegato come la trasparenza non si limiti a rendere accessibile a tutti un atto pubblico, ma si realizza pienamente condividendo a monte idee e progetti. Spero di esserci riuscito.
Senza il lavoro di Arianna oggi - propongo l’esempio più significativo - Cassano non si sarebbe dotata del Centro di Protagonismo Giovanile, pilastro della politica per i giovani in quanto luogo in cui è loro consentito di esprimersi, confrontarsi e crescere.
Le aule studio “Pasquale Testa” sono un altro tassello importantissimo di questa politica e, anche ora che si è raggiunto l’obiettivo, ci tengo a dividere con tutti i giovani che ho incontrato in questi anni le idee che mi hanno spinto in questa iniziativa. Ci tengo a spiegare perché per me è così importante uno spazio interamente dedicato allo studio, quale è il suo significato politico.

Cultura e onestà L’Italia (purtroppo anche Cassano qualche anno fa) ha vissuto e ancora vive gli effetti nefasti della corruzione. Fa parte del dibattito pubblico italiano una certa politica che inveisce contro i protagonisti di queste biasimevoli vicende, che si diverte a insultare chi viene accusato o condannato per truffe e per aver arrecato danno ai cittadini appropriandosi del loro denaro, che non si risparmia mai nel linguaggio etichettando tali persone come ladri, delinquenti e che invoca a gran voce onestà.
Il loro di solito si trasforma in un ritornello, una strategia mediatica per cavalcare l’indignazione popolare, guadagnare voti e lasciare il Paese, come al solito, senza soluzioni.
Ci sono degli studi che mettono in relazione il tasso di cultura/istruzione con quello di corruzione di un paese. Ebbene, questi studi dimostrano che il rapporto è inversamente proporzionale, cioè che dove l'accesso alla cultura e all'istruzione è possibile a tutta la popolazione il fenomeno corruttivo si sgonfia, rientra entro livello fisiologici. Allora, le aule studio “Pasquale Testa” sono innanzitutto una risposta per non fare del richiamo all'onestà mera retorica, bensì l'opposto. Diamo ai nostri ragazzi la possibilità di comprendere il mondo e sè stessi nel mondo e poi pretendiamo da loro onestà. È evidente che deve essere imposto a chi si è reso colpevole di fatti di corruzione la restituzione del maltolto; è evidente che devono inasprirsi le pene, ma il fenomeno corruttivo va innanzitutto prevenuto sul piano educativo e la Cultura rimane la prima risposta da dare, altre strade per una società più giusta e più solidale non ce ne sono, meglio metterselo in testa.


La modernità e la scelta personale Le aule studio “Pasquale Testa”  sono poi importanti perché cambiando la nostra società devono cambiare anche gli strumenti della socializzazione. In passato la società era più povera, ma più generosa e unita. La società del benessere, invece, ha creato grande individualismo e introdotto un fatto nuovo rilevantissmo: la modernità ci obbliga a scegliere. Con la modernità  è crollato ogni muro, non esistono più vincoli familiari, costumi sociali, dogmi religiosi che ci opprimono. Dunque, siamo più soli e allo stesso tempo più liberi.
Si tratta di una solitudine meravigliosa nel senso etimologico del termine; è una solitudine bellissima e allo stesso tempo terribile. Da un lato, sappiamo che il nostro destino è nelle nostre mani, dall'altro, questo ci fa credere di poter affrontare il mondo in solitaria.
Pertanto, queste aule studio sono vitali perché consentono di prendere in mano la propria vita attraverso i libri che più ci piacciano, ma, allo stesso tempo, di non confinarci in una conoscenza di tipo tecnico, indirizzata soltanto alla professionalizzazione, alla ricerca di un lavoro. La Conoscenza non si  ottiene soltanto con le sessioni notturne sui libri, ma perché il contenuto dei libri si decide di condividerlo con gli altri. Le aule studio “Pasquale Testa” dovranno assomigliare ai cortili delle cascine di un tempo, dove persone che magari non avevano potuto studiare riuscivano comunque a sorridere e a incontrarsi citando qualche verso della Divina Commedia o cantando il Va Pensiero.


Un grande cassanese Infine, le aule studio hanno conferito il meritato prestigio a un grande uomo cassanese. Pasquale Testa (Ceppaloni, 1921 – Cassano d’Adda, 2006)
 Magistrato - Pretore di Cassano d'Adda dal 1952 al 1969, che ha donato all’umanità un grande esempio di responsabilità. Testa rifiutò di sottoscrivere la dichiarazione di adesione al partito nazifascista e per questo subì per due anni l’internamento in vari campi di concentramento in Polonia, in Germania e in Russia. Nonostante il male sofferto in questa terribile esperienza, Testa (pesava al rientro a casa soli 37 chili) ebbe la forza morale per riprendere gli studi e per sostenere tutti gli esami del corso di Giurisprudenza in un solo anno. Inoltre, non perse mai il senso della Giustizia e il rispetto assoluto per la dignità umana. Non poteva esserci persona migliore a cui dedicare un luogo di Cultura. Mi auguro che i nostri giovani, attraverso la sua figura, possano trovare tutte le risorse fisiche, mentali e spirituali per affrontare le difficoltà che si frapporranno lungo la strada per realizzare i loro sogni.