mercoledì 20 giugno 2012

Per una nuova coscienza sociale

Siamo sicuri che il debito pubblico è un problema?

Ci dicono ormai ogni giorno che il debito pubblico va contenuto, va ridotto.
Ci dicono che sono necessari tagli ai servizi pubblici essenziali e sacrifici, di reddito e di diritti.
Siamo sicuri che non sia un finto problema? 
C'è chi la pensa proprio così, cioè che siamo vittime di un grande inganno. 
C'è chi per fortuna non si dimentica la funzione sociale dell'economia.

TEORIA MONETARIA MODERNA

democraziammt.info

sabato 16 giugno 2012

Per una nuova coscienza sociale

IL PENSIERO DI PAOLO BARNARD

Da qualche settimana i media hanno cominciato a ventilare l'ipotesi di aiuti economici anche per l'Italia. Dopo la Spagna toccherebbe a noi.
Non c'è modo dunque di fermare il domino della crisi. Neanche i super competenti, i professori, a quanto pare ne sono capaci.
Una domanda. Anzi due. Ma qualcuno di voi ha capito qual è il problema che sta alla base del rischio fallimento? Voglio dire, se dobbiamo morire, abbiamo almeno il diritto di sapere in cosa consiste questa malattia economico-finanziaria che sembra stia per sgretolare il processo di integrazione europea?
Continuano ogni giorno a dirci che la situazione è delicatissima. Ormai si tratta di un ritornello ansiogeno. Nessuna fonte mediatica però ci spiega in termini semplici e comprensibili la fonte delle difficoltà che viviamo.
La verità è che non ce lo vogliono spiegare e non sperate che se ne incarichino i personaggi dell'antisistema, purtroppo anche loro sono stati travolti da uno schema che ripete le stesse strutture di ciò che denunciano.
PAOLO BARNARD è un autore che sto approfondendo da poco, un ottima fonte per capire la questione economica che ci attanaglia e gli effetti devastanti di quella che lui chiama la “Cultura della Visibilità” (come al solito non ci si può fermare all'economia).
Una cultura, quella della visibilità, di cui fanno parte i paladini a cui noi affidiamo, purtroppo troppo facilmente, le nostre speranze di riscatto, riproducendo in altre forme il modello della delega, quando invece dovremmo essere noi, la nostra persona, il centro della storia.
Una storia che deve svilupparsi in orizzontale, mai in verticale.
Buona lettura e buon pensiero.




domenica 10 giugno 2012

CONSIGLIO COMUNALE 30-5-2012

A voi il BILANCIO.

- BILANCIO DI PREVISIONE 2012 COMUNE
- BILANCIO DI PREVISIONE 2012 ISTITUZIONE BELVEDERE

Il mio intervento in Consiglio comunale:

"C'è una scelta da sottolineare subito per cogliere il valore politico di questo bilancio.

È la scelta di far funzionare tutti i servizi.

Nonostante i tagli del governo centrale e, lo si è detto in più occasioni, il meccanismo perverso del patto di stabilità, i servizi a Cassano continueranno a funzionare, senza limitazioni.

Si può dire allora che il valore politico di questo bilancio è garantire l'ordinario, garantire la normalità della vita cittadina.

È vero, ci sono stati degli aumenti, inutile negarlo o usare parole elusive, però, se si pensa che per 20 anni o forse più (e Cassano a mio giudizio non devo considerarsi estranea) siamo stati storditi dalla politica dello straordinario si riesce a riconoscere l'importanza delle scelte di questa maggioranza.

Ho ventitre anni e da quando ho cominciato a capirci qualcosa di politica questa è riuscita ad offrirmi soltanto grandi proclami, promesse mai mantenute, soprattutto di abbassare le tasse.
Ha saputo propormi l'apparenza delle grandi opere, le urla, la coincidenza scandalosa dei politici con gli uomini dello spettacolo.
Insomma un grande show e mai esempi di serietà o la pacatezza del ragionamento o la ragionevolezza di discorsi ancorati alla realtà e non alle favole.

Ecco, il mio giudizio, non può che essere positivo verso le donne e gli uomini che in questo momento stanno governando la città impegnandosi per portare ordine nei conti e cioè offrire un'onestà intellettuale per troppo tempo assente.

Dicevo prima che Cassano non può sentirsi al di fuori del modello dello straordinario.
Opere come il cd. polo della sicurezza o l'ampliamento della casa di riposo sono state avviate senza pensare al peso che avrebbe avuto la loro gestione sul bilancio.
L'importante era far vedere che apparisse qualcosa all'esterno.

La mia idea, penso lo si sia capito ormai, è che la buona politica è quella che prima di tutto fa funzionare l'essenziale e poi si occupa di ciò che può arricchire ancora di più la vita sociale.
Non riesco a comprendere la logica politica di chi fa passare tutto attraverso modalità scenografiche o propagandistiche per poi trascurare la manutenzione delle strade, dei parcheggi, dei marciapiedi, il decoro del verde pubblico, il decoro urbano, di chi mette a rischio il finanziamento dei progetti delle scuole o dei progetti culturali.
Credo che con l'approvazione di questo bilancio, e quindi del lavoro fatto per avere un maggior equilibrio complessivo nelle cifre, si possa aprire un strada connotata da maggiore giustizia sociale.
La cronaca ci dice come il disordine nelle finanze colpisca le fasce più deboli della popolazione.
Questo rischio a Cassano è stato superato da un’amministrazione che decide, non temporeggia per finalità elettorali, e lo fa nel senso della redistribuzione, riuscendo comunque ad offrire anche eventi che animano la città e ne migliorano la qualità di vita grazie a un pensiero globale e mai ristretto, chiuso a poche istanze."