lunedì 16 febbraio 2015

CONSIGLI COMUNALI DI NOVEMBRE E DICEMBRE 2014

MOZIONE IN MERITO AL MANTENIMENTO SUL TERRITORIO COMUNALE DELLA CASERMA DEI CARABINIERI

Il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri ha manifestato nei mesi scorsi la volontà di riorganizzare i propri reparti in provincia di Milano, compreso quello cassanese. 
L’esigenza nasce dal fatto che l’attuale sede del comando di Compagnia risulta essere sovradimensionata rispetto ai parametri dettati dal Comando Generale dell’Arma. L’adeguamento agli standard previsti consentirebbe una notevole riduzione del costo di affitto, che attualmente è sostenuto dal Ministero dell’Interno e ammonta a 490 mila euro l’anno.
Alla luce di ciò, il Sindaco Maviglia ha iniziato delle trattative con il Comando Provinciale, la proprietà dello stabile in via Milano e il Comando locale. Dagli incontri è emersa la necessità per i carabinieri di spostare la Compagnia in locali più idonei e allo stesso tempo la disponibilità di far diventare Cassano la sede di una Tenenza, mentre la proprietà si è dimostrata aperta per far seguire al ridimensionamento un nuovo utilizzo della struttura anche in relazione ad altre funzioni di tipo istituzionale e legate ai servizi di sicurezza, con riduzione del relativo affitto.

Per queste ragioni, al fine di mantenere sul territorio del nostro Comune un presidio di sicurezza così importante, tutti i partiti di maggioranza e opposizione hanno trovato l’accordo per votare una mozione che impegna la Giunta a lavorare per la permanenza del Comando dei Carabinieri.
Di seguito trovate i link delle mozioni presentate da maggioranza e opposizione, che sono sfociate in un unico documento votato all'unanimità.


PUT (PIANO URBANO DEL TRAFFICO)

La prima seduta del Consiglio di dicembre è stata dedicata all’approvazione del Piano Urbano del Traffico, il documento che regolamenta la viabilità del Comune per i prossimi anni. Il piano stabilisce le direttive generali circa le modifiche che verrano apportate alla circolazione stradale e non ancora i provvedimenti che verrano adottati in concreto; laddove la maggioranza ha già deciso riporto i nomi delle zone o della vie interessate. 
Queste le scelte più importanti compiute dall’amministrazione:

  •  riqualificazione di via Vittorio Veneto e della piazza Garibaldi: con la realizzazione della tangenziale si punta a realizzare nel centro storico zone a traffico limitato e pedonali;
  •  riclassificazione funzionale di tutte le strade, ossia un intervento per il restringimento della carreggiata, la realizzazione di spartitraffico e cambiamenti nella segnaletica per tutte quelle strade dove esistono ancora oggi pericoli per la sicurezza;
  •  nuova rotonda all’altezza dell’incrocio tra viale Europa e via Venezia (zona cantiere Polo della Musica);
  •  realizzazione del terminal per il trasporto pubblico presso la stazione ferroviaria, che diventerà il nuovo capolinea cassanese sostituendosi all’attuale in via Milano;
  •  completamento delle seguenti piste ciclabili sul territorio: 1) Cascine San Pietro-Cassano (collegamento della ciclabile che da via Rivolta (zona ex Bucca) va a Cascine passando sotto il tracciato della vecchia ferrovia), 2) Groppello-Vaprio d’Adda (dal centro di Groppello passando per la campagna fino alla casa Cantoniera dove si collega con la pista cittadina di Vaprio), 3) Cascine San Pietro-Rivolta (dalla zona dell’attuale cantiere Bre.Be.Mi. verso Cascina Seriole fino a collegarsi con la ciclabile di Rivolta lungo l’Adda).
Di seguito riporto la relazione politica e le cartine relative agli interventi.
     
     CARTOGRAFICO
      
BILANCIO


L’adempimento di bilancio, che quest’anno è avvenuto con diversi mesi di anticipo, ha finanziato gli obiettivi per l’anno 2015. Pubblico di seguito una slide del Sindaco che mette in evidenza i traguardi da raggiungere per l’anno in corso e sottolineo che questi sono stati interamente finanziati senza apportare modifiche al sistema di tassazione stabilito negli anni precedenti.
I documenti di bilancio hanno fatto emergere più che mai il lavoro positivo dell’amministrazione ed hanno anche rivelato dati sui cui riflettere.
Riporto, dunque, il mio intervento nel consiglio del 22 dicembre attraverso il quale ho potuto svolgere alcuni riflessioni.

"Grazie Presidente,

vorrei iniziare il mio intervento da tre scelte compiute da questa amministrazione e che sono quelle che, a mio giudizio, l’hanno maggiormente caratterizzata, che maggiormente ne hanno delineato il profilo.
Possono essere viste come tre rivoluzioni culturali, piccole, ma allo stesso tempo grandi, io direi enormi.
Piccole perché la cultura politica attuale sembra suggerire che la soluzione dei problemi passi attraverso la straordinarietà di eventi o grandi opere, mentre  tali scelte sono entrate silenziosamente nella quotidianità dei cittadini segnando una vera e propria svolta.
Appena insediati abbiamo inaugurato la casetta dell’acqua, bene preziosissimo.  Abbiamo detto che l’acqua è di tutti, che è un bene comune, che non va associata a logiche di profitto e che va utilizzata secondo necessità, senza sprechi.
La seconda scelta riguarda la cosiddetta viabilità sostenibile. Rispetto questo tema quel che è stato fatto alla stazione ferroviaria, mi riferisco alla sistemazione dei parcheggi per le automobilI e per le biciclette, ha incentivato fortemente gli spostamenti nel rispetto dell’ambiente. L’apertura della tangenziale darà nuova linfa a questo tipo di politiche, che, mai come oggi se si pensa ai cambiamenti climatici e a tutto ciò che comportano per la salute dell’uomo, sono indispensabili.
Rispettare l’ambiente significa rispettare il territorio, dunque si arriva alla scelta di bloccare il consumo del suolo. Si tratta di una scelta che ha iniziato a introdurre un nuovo modo di concepire il bilancio, nel senso di non contare più sugli oneri di urbanizzazione, ma che soprattutto preserva il paesaggio e mette più al sicuro Cassano da episodi tragici come quelli che ogni anno caratterizzano gli autunni italiani.
Io vorrei porre l’attenzione, però, stasera su un quarto tema sul quale penso che questa amministrazione possa incidere di più, riprendo di fatto la riflessione che ho aperto nelle sedute scorse e che riguarda la questione della produttività. Utilizzo questo termine nel significato più ampio che gli si possa attribuire, che mi auguro alla fine dell’intervento possa essere chiaro a tutti.
Questo bilancio ultima l’operazione di contenimento e revisione della spesa e lo fa nel quarto anno di amministrazione. Io penso che rispetto al taglio della spesa si dovesse giocare più d’anticipo,  invece, si è rimandato di anno in anno perché non si è ancora accettata la drastica riduzione dei trasferimenti statali. Lo ripeto, per me i tagli sono una conseguenza logica della situazione del paese e per questo devono essere vissuti come un’occasione non come una preoccupazione. Ci siamo messi sulla difensiva perché spaventati dall’idea che minori entrate significassero la riduzione dei servizi, ma poi si arriva al quarto anno e i servizi rimangano uguali, anzi, in alcuni casi si riesce a migliorarne la qualità e non c’è alcuna necessità di aumentare le tasse.  Allora questo significa che c’è stato qualche errore di valutazione e che aver fatto il lavoro sulla spesa già un anno fa o anche prima avrebbe consentito oggi di avere un bilancio, passatemi il termine, ‘pulito’ e in grado di suggerirci come e dove investire. L’ho detto tante volte il PGT ha aperto degli spazi per l’iniziativa economica, ma non è sufficiente, noi dobbiamo capire che il problema italiano è il classico problema di un debitore, se hai un debito chi te lo finanzia vuole i suoi interessi pagati.
Quindi è inutile trincerarsi dietro ad argomenti del tipo “i comuni hanno contribuito di più e l’amministrazione centrale di meno”, prima o poi toccherà a tutti se non si interviene per aiutare l’economia e chi amministra deve fare questo oggi, deve preoccuparsi di questa che è una vere e propria urgenza. Il Bilancio di quest’anno segnale la riduzione del gettito Irpef e questa è una responsabilità anche nostra perché fin dal primo anno di amministrazione abbiamo detto che la competenza del lavoro non era del comune, ma in un mondo sempre più connesso basta una sola istituzione che non fa la sua parte e se ne pagano le conseguenze. Noi siamo intervenuti per lo più per dare sostegno a chi era già in difficoltà e non si può dire che grazie per chi ha lavorato in questo senso, mi riferisco in particolare al al Sindaco e all’Assessore ai servizi sociali. In questi quattro anni io non ho mai sentito parlare di come sviluppare la nostra zona industriale, di come valorizzare i nostri beni paesaggistici e culturali, abbiamo predisposto un piano per il commercio, ma se l’idea è quella di un centro commerciale urbano, allora il nostro centro commerciale che destino ha? Chiudo. L’Italia è stata e riesce nonostante tutto a rimanere tra i grandi paesi del mondo perché è un paese produttore, cioè un paese che ha la capacità di trasformare la materia e che tra l’altro grazie alla sua creatività lo fa meglio di chiunque altro. Ecco allora ragioniamo affinché Cassano aiuti l’Italia in questo senso. Soprattutto non diciamo che questa amministrazione ha salvato i servizi, che non può essere un obiettivo politico, diciamo che ha rafforzato l’economia locale, che ha creato posti di lavoro e cultura del lavoro. È questa la strada per ridurre le tasse."