martedì 21 giugno 2011

Il lavoro è un diritto sacro!

… al giorno d'oggi la quantità di noia, ammesso che la noia sia misurabile, è molto aumentata. Perchè una volta i mestieri, almeno in gran parte, non erano concepibili senza una dedizione appassionata: i contadini erano innamorati della terra; mio nonno era il mago dei bei tavoli; i calzolai conoscevano a memoria i piedi di tutti i loro compaesani; e così per i boscaioli, per i giardinieri; immagino che perfino i soldati uccidessero con passione. Il senso della vita non era un problema, era un qualcosa che li accompagnava, in modo del tutto naturale, nelle loro botteghe, nei loro campi. A ogni mestiere corrispondeva una mentalità specifica, uno specifico modo di essere. Un medico pensava in modo diverso da un contadino, un militare si comportava in modo diverso da un insegnante. Oggi invece siamo tutti uguali, tutti accomunati dall'indifferenza verso il nostro lavoro. E questa indifferenza è diventata una passione. La sola grande passione collettiva del nostro tempo.

Milan Kundera da “L'identità”

venerdì 17 giugno 2011

CONSIGLIO COMUNALE DEL 16/6/2011

Ieri sera si è svolto il primo Consiglio comunale.
Per descrivere in sintesi quello che è accaduto, parlerei di una maggioranza coesa e determinata verso i suoi obiettivi e di una parte dell'opposizione che molto poco ancora riesce a mettere in discussione la sua politica.
Molte, infatti, sono state le critiche sterili della minoranza, per le quali mi sono incaricato, in un paio di occasioni, di rispondere in modo deciso.
Penso però che questo punto vada affrontato alla fine di questo post.
Ora parliamo di ciò che si è iniziato a costruire.

IL GIURAMENTO DEL SINDACO

L'inizio è stato emozionante. Il Sindaco Roberto Maviglia ha giurato di fronte alla Costituzione.
Più volte nel suo discorso d'apertura ha fatto riferimento ai valori in essa sanciti; valori che sono di tutti, che abbracciano tutti, che nascono da uno dei momenti più alti della storia italiana.
Debbo dire che sentire un rappresentante delle istituzioni fare riferimento ai quei principi come la bussola, il faro imprescindibile della sua azione politica, trasmette un grande senso di sollievo e ripaga della troppa volgarità subita negli ultimi anni.


ELEZIONE DI PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE

Concentrandoci da qui in poi sull'attività del Consiglio, quest'ultimo ha superato senza problemi la fase riguardante le condizioni di eleggibilità e di compatibilità dei suoi membri e di quelli della Giunta.
Si è quindi dedicato all'elezione del Presidente e del Vicepresidente.
Le votazioni si sono espresse in favore rispettivamente di Aristide Caramelli (consigliere del gruppo Cassano Etica Ecologista) e di Eleonora Casirati (consigliera del gruppo del Popolo della Libertà).



Il Presidente del Consiglio, Aristide Caramelli, e il Sindaco Roberto Maviglia


ESPOSIZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE E PRESENTAZIONE DELLA GIUNTA

Nel terzo passaggio è stato protagonista di nuovo il Sindaco, che ha esposto le linee programmatiche generali e ha presentato ai cittadini i componenti della Giunta.



Ecco il mio intervento a sostegno del nuovo governo di Cassano:

In questo inizio di legislatura voglio esprimere soprattutto un desiderio.
Sono convinto che questa maggioranza abbia due compiti.
Il primo e scontato è senz'altro quello di ben amministrare.
Il secondo è invece dettato dal contesto storico in cui viviamo, cioè ridare credibilità alla politica.
Vi è la necessità che torni ad essere vissuta come qualcosa di indispensabile per cui è fondamentale la partecipazione di tutti.
Bisogna che torni ad essere dominante nella nostra cultura l'idea per cui senza politica non esiste comunità.
Penso che per raggiungere questo obiettivo la nostra azione debba passare per due punti:

  1. un'attenzione costante al programma. I Cassanesi devono fra 5 anni percepire il programma come un accadimento reale, qualcosa di effettivamente tangibile nelle loro vite;
  2. per quanto riguarda il secondo punto, credo che questa maggioranza debba avere estrema cura delle piccole cose. Per fare ciò penso che sia indispensabile una predisposizione all'ascolto, o con un termine più forte, penso che si debba avere empatia verso i bisogni della cittadinanza.
Sulla cura dei dettagli però voglio essere più concreto, facendo qualche esempio pratico, che penso non ponga alcun problema di fattibilità economica, ma per il quale è sufficiente la buona volontà.
Chiediamoci se a Cassano disabili e normodotati hanno le stesse possibilità. Quante barriere architettoniche sono ancora presenti?
Per quanto riguarda famiglie bisognose, anziani e bambini, credo che non si possa in alcun modo frapporre ostacoli all'azione delle associazioni che si occupano delle loro problematiche. Queste devono sentire forte e presente il sostegno morale e materiale dell'amministrazione. Una politica che rinunci ad occuparsi dei più deboli non può a mio giudizio definirsi tale.
In precedenza il Sindaco Maviglia ha parlato del fermento giovanile cassanese. Ecco questo fermento vuole che il servizio biblioteca funzioni a pieno regime anche nel mese di luglio e che non venga, come succede da qualche anno a questa parte, dimezzato.
Siccome ho richiamato la cura dei dettagli penso sia importante attivarsi anche di fronte alle piccole esigenze. In questi giorni, ad esempio, ho notato che all'uscita dei bambini dalla scuola materna e dall'asilo di Cristo Risorto manca un presidio dei vigili.
Si potrebbero fare ancora tanti esempi, ma concludo esprimendo una mia profonda convinzione.
Ciò che mi ha spinto ad aderire al progetto guidato dal nostro Sindaco sono state non solo le proposte messe in campo, ma soprattutto le persone che si sono incaricate di portarlo a compimento.
Si tratta di uomini e donne umili, vitali e, ci tengo a dirlo con forza, responsabili.
Credono fortemente che il concetto di libertà non possa essere sganciato da quello di responsabilità.
È per questo motivo che sono sicuro che si lavorerà per il bene di Cassano e che grazie a queste persone la politica tornerà a vivere di quel prestigio e di quella nobiltà che le spetta, le compete di diritto.”

ELEZIONE DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE ELETTORALE COMUNALE

Nella fase finale dei lavori il Consiglio si è occupato degli ultimi due ordini del giorno. Si è prima svolta l'elezione dei componenti della Commissione Elettorale.
Riporto a modi elenco i risultati delle votazioni.

MEMBRI EFFETTIVI
  • ZANABONI (Sinistra per Cassano)
  • FRANCESCHINI (Partito Democratico)
  • MAMBRETTI (Popolo della libertà)

MEMBRI SUPPLENTI
  • BERTINI (Cassano Etica Ecologista)
  • CERRATO (Italia dei Valori)
  • MORETTI (Lega Nord)

DELIBERA AVENTE AD OGGETTO L'IPOTESI DI CHIUSURA DELLE SEZIONI DISTACCATE DEL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO TRA CUI QUELLA DI CASSANO D'ADDA

Ultima questione sottoposta è stata la delibera relativa all'ipotesi di chiusura delle sezioni distaccate del Tribunale ordinario di Milano, tra cui quella di Cassano d'Adda.
Il Consiglio ha votato all'unanimità per l'approvazione e quindi a sostegno dell'impegno assunto dalla Giunta (riporto il testo della delibera stessa) di “esercitare tutte le possibili iniziative presso ogni sede istituzionale per garantire e incrementare le competenze delle sezioni di Tribunale di Legnano, Rho e Cassano d'Adda ed attuare concretamente il decentramento della giustizia con personale e mezzi adeguati”.

Queste le motivazioni del mio voto:

Credo che l'impegno assunto sia doveroso perché pienamente aderente ai principi costituzionali.
Afferma infatti l'art. 5: “La Repubblica ... attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.”
Una scelta, quella costituzionale, che tende ad avvicinare i servizi al cittadino e traccia la via da percorrere alle istituzioni.
Penso inoltre che non si potesse agire diversamente poiché la nostra politica deve mettere al centro la dignità del lavoro.
La scelta del Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, la comprometterebbe pesantemente costringendo il personale ad un pendolarismo inaccettabile che andrebbe ad incidere sulle scelte di vita di molte persone.
Pendolarismo che coinvolgerebbe anche le forze dell'ordine, costrette, ad esempio, in caso di testimonianze per reati commessi sul nostro territorio, a spostarsi continuamente al Tribunale di Milano. Ciò toglierebbe uomini da compiti di sicurezza.
La mia scelta penso sia avvalorata anche dai numeri: a Cassano sono ancora pendenti 1553 cause nel settore civile al 31.12.2010. Nel penale 415 procedimenti pendenti all'11.02.2011. In caso di chiusura tutto questo arretrato si andrebbe ad appesantire al già importante carico di lavoro del Tribunale di Milano.
Ricordo che è di pochi giorni fa la notizia che a Milano andranno in prescrizione un'infinità di processi per scadenza dei termini. Quindi l'arretrato di Cassano non farebbe altro che andare a sommarsi al pregresso milanese. Si rischierebbe un blocco della giustizia che già oggi ha dei tempi piuttosto lunghi.

L'OPPOSIZIONE RIFLETTA SULLA SUA POLITICA, 
A CASSANO SERVE CHE SI LAVORI INSIEME

All'inizio di questo post ho parlato di un'opposizione che poco sembra volersi mettere in discussione.
Ieri sera mi sono seduto in Consiglio con il proposito di avere un atteggiamento costruttivo, ma di fronte a certe obiezioni proprio non ce la si fa a reagire con il silenzio.
Alcuni esponenti della minoranza ci hanno accusato, con tono di grande sufficienza di essere partitocratici, di non essere responsabili in quanto staremmo per stravolgere o annullare i progetti approvati dalla scorsa giunta, di volerli modificare al solo fine di trovare qualche spazio per associazioni come l'Anpi.
Sono riusciti a creare polemica anche di fronte alla candidatura, presentata dal Pd, per la Presidenza del Consiglio, di Aristide Caramelli, dicendo che si trattava dell'ennesima spartizione di poltrone e che era dovere della maggioranza votare affinchè quel posto fosse ricoperto da un esponente della minoranza.
Parlando subito di quest'ultimo punto, ho ricordato al centro-destra che prima di dire certe cose si deve anche avere un titolo per farlo. Non mi sembra che loro possano essere portati come simbolo degli slanci di generosità, dell'alto senso istituzionale.
Ad ogni modo la maggioranza la risposta l'ha data con i fatti, votando per la consigliera Casirati alla Vicepresidenza.
Ho poi, in un altro passaggio del dibattito, espresso la mia gioia per il fatto che, nel Consiglio comunale di Cassano d'Adda, si fosse riscoperto il dono della parola, strumento mai utilizzato dalla scorsa maggioranza quando si trattava di approvare le scelte urbanistiche.
Gli ho anche ricordato che per partitocrazia si intende l'occupazione delle istituzioni ad opera dei partiti, quelle stesse istituzioni, che da loro rappresentate, sono oggi oggetto del giudizio della magistratura.
Il centro-sinistra ha ottenuto il governo della città partendo addirittura dalle primarie, rivolgendosi fin dall'inizio alla cittadinanza. Sostenere che questa nuova Giunta abbia occupato il Palazzo comunale mi sembrava davvero assurdo.
Per quanto riguarda la triste sortita sull'Anpi mi sono limitato di ricordare che si stava parlando di un'associazione che si occupa della difesa di quei valori, frutto del sacrificio della Resistenza, che quotidianamente sono stati offesi da una certa parte politica negli ultimi 20 anni.
Relativamente ai progetti approvati dalla scorsa amministrazione è stato il Sindaco Maviglia a rispondere. Ha dichiarato che laddove si è lavorato in senso utile al paese non si andrà a toccare nulla.
E fin qui la cronaca del dibattito avuto.

Voglio concludere con un invito. Credo che nella minoranza ci siano persone di valore, come dimostrato da alcuni interventi di ieri sera, ma penso anche che sia necessario che il centro-destra si interroghi sul proprio vissuto anziché continuare a condurre la propria politica con le stesse modalità del passato. Sono sicuro che le cose migliori si ottengano lavorando tutti insieme e non ognuno per la propria parte.

lunedì 13 giugno 2011

Legittima soddisfazione!



Quella di oggi è prima di tutto una vittoria degli italiani, della democrazia diretta, della partecipazione civile. Un importante tassello per indirizzare il futuro del paese. La testimonianza della volontà popolare di non delegare sempre le scelte.

Per l'Italia dei Valori la soddisfazione è doppia, poiché siamo stati i promotori di due dei quattro quesiti referendari; coloro che in tutto il Paese hanno raccolto le firme per poter portare gli italiani ai seggi, non appena fu approvata la legge sul legittimo impedimento e ben prima del disastro nucleare di Fukushima.

Da molti rappresentanti del Governo c'è stato un invito all'astensione: posizione certamente legittima, ma meno coraggiosa del votare "no" e che comunque è risultata ampiamente sconfitta.
Ricordiamo, inoltre, che le quattro norme abrogate sono state tutte approvate dal Governo Berlusconi e che il risultato del "sì" è stato uno dei più alti di tutta la storia repubblicana per tutti i quesiti. Certamente è impensabile che tutti i votanti siano elettori del centrosinistra, ma proprio per questo il centrodestra e, in primis, il Premier dovrebbero porsi parecchie domande sulla considerazione che nel paese c'è nei confronti delle loro scelte politiche.

Dalle urne è giunta anche una forte smentita all'idea che il nucleare fosse il quesito trainante per il quorum; infatti la percentuale dei "no" su questo quesito è stata la più alta: le persone sono andate consapevolmente a votare, in maggioranza schiacciante, 4 distinti e pesantissimi "sì".
Specialmente la legge sul legittimo impedimento, già in parte cancellata dalla Consulta per incostituzionalità, che poneva il Presidente del Consiglio e i Ministri in un evidente posizione di privilegio rispetto agli altri cittadini, è stata sonoramente bocciata. L'ampia maggioranza degli italiani ha testimoniato di averne piene le tasche di leggi ad personam o ad personas.

Detto ciò, il ringraziamento più grande va a tutti gli elettori che si sono recati alle urne in questi due giorni, che hanno consentito all'Italia di ottenere un fantastico risultato. E' stato finalmente ristabilito l'importante principio democratico dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e il nostro Paese è diventuto l'avanguardia a livello europeo e mondiale in fatto di tutela del bene comune e soprattutto di rifiuto del nucleare.