sabato 1 novembre 2014

CONSIGLIO COMUNALE 1 OTTOBRE 2014

RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

La verifica dello stato di avanzamento del programma dell'amministrazione è un momento molto importate per le forze politiche, ma soprattutto per i cittadini. Consente di capire fino a che punto e in che modo chi governa sta riuscendo nei suoi propositi. Passati quasi quattro anni dall'insediamento evito di dilungarmi nell'elenco delle cose realizzate.
Pur pensando che siano molte e che la maggioranza abbia lavorato bene, ho sempre trovato antipatico questo esercizio perchè molto sottile è il confine tra la facile propaganda e la giusta rivendicazione dei risultati ottenuti.
Pubblico allora di seguito il documento elaborato dagli uffici, perchè ognuno, alla luce della sua esperienza della città, possa elaborare il proprio giudizio.


VARIAZIONE DI BILANCIO PER TAGLI STATALI

Negli ultimi mesi il Governo Renzi sta tentando di mettere in atto nuove manovre di bilancio capaci di favorire la crescita. All'interno del quadro delle decisioni assunte c'è la cd. spending review, che ancora una volta colpisce le risorse a disposizione degli enti locali, compresi i comuni. È di questi giorni la controversia tra l'Esecutivo e i rappresentanti delle Regioni preoccupati dalla possibilità che la scelta dei tagli possa ricadere su servizi di vitale importanza per i cittadini come la sanità. Delle difficoltà oggettive ci sono, ma credo anche che le amministrazioni locali avrebbero dovuto dare molto di più in termini di gestione politica, economica e sociale dei lori territori, mentre i cittadini non hanno ancora dimenticato lo sperpero di soldi pubblici che ha coinvolto quasi tutte le regioni della penisola e, senza voler generalizzare, le amministrazioni di ogni colore.
Portando il ragionamento al nostro livello, cioè alla nostra città, l'azione di governo è stata condotta nonostante la scure dei tagli e pesanti errori nelle scelte finanziarie da parte di chi ci ha preceduti.
Tale condizioni di lavoro non possono, però, diventare una scusa. Sono ormai trascorsi quattro anni, non è più possibile reagire con lamenti ansiogeni di fronte alla nuova riduzione di entrate.
Gli interventi compiuti dovrebbero a questo punto iniziare a dare i loro frutti e se così non fosse non è accettabile, ponendosi dal punto di vista del cittadino, pensare di cavarsela con l'aumento delle tasse o il taglio dei servizi. È necessario compiere un'ulteriore riflessione per capire come reagire a questo ostacolo. È quello che ho tentato di fare con il mio intervento. Lo riporto di seguito:

Grazie Presidente,
il mio intervento eviterà di concentrarsi sullo stato di realizzazione dei diversi punti del programma e porrà attenzione, viceversa, al modo attraverso il quale continuare a concretizzare gli impegni assunti affinchè si possa avere una ricaduta positiva sul nostro bilancio e quindi sulla cittadinanza tutta.
Parto da quanto detto in materia di rendiconto lo scorso aprile perchè di fatto non voglio far altro che approfondire un pensiero già espresso qui e all'interno della mia maggioranza.
In quel consiglio, parlando della distribuzione della spesa nei vari settori, sottolineavo che:

La tabella di ripartizione (…) fa notare ancora l'immobilismo nei settori del turismo e dello sviluppo economico, per il primo la percentuale è fissata allo 0, per il secondo lo zero è superato di pochissimo. Rispetto ad essi ragionevolmente si potranno vedere dei cambiamenti nei numeri con la realizzazione del progetto del linificio, degli interventi previsti dal PGT e se le forze politiche cassanesi saranno in grado di mettere buone idee per valorizzare tutto ciò che di bello il nostro comune offre. A nostro giudizio è da qui che passa il cambio di passo che serve a Cassano: un grande progetto per il turismo, legato a tutte le attività economiche che attorno ad esso si possono sviluppare. Non solo darebbe un tratto unico alla città, ma porterebbe grandi benefici al bilancio con l'aumento delle entrate e le presumibili ricadute positive su quantità e qualità dei servizi.”

Stasera questo consiglio approva una variazione di bilancio che fa fronte all'ennesimo taglio statale.
Insieme al patto di stabilità e altri limiti contabili, sappiamo quanto i mancati introiti provenienti dallo stato centrale abbiano reso difficoltosa l'amministrazione in questi ormai quattro anni, cosa di cui anche il nostro gruppo spesso si è lamentato.
I limiti all'azione amministrativa non possono però essere letti soltanto come una punizione proveniente dall'esterno, ma anche come conseguenza naturale della situazione in cui versa il nostro paese.
Alcuni dati che meglio la rappresentano parlano da soli: 134% rapporto debito pubblico – PIL, disoccupazione quasi al 14% e crescita economica praticamente bloccata.
Ecco, se fino ad oggi utilizzare quei limiti come giustificazione rispetto ai ritardi, alla parziale realizzazione di interventi o, più in generale, alla fatica nel cambiare le cose, poteva essere politicamente legittimo, e ciò anche alla luce degli errori di gestione di chi ci ha preceduto, da oggi, noi riteniamo che non sia più possibile.
Riteniamo che non sia più possibile perchè vorrebbe dire che non si è capito niente di quello che sta succedendo, di quella che è la strada obbligata per il rilancio del Paese, cosa che non è accettabile da parte di chi si è assunto delle responsabilità politiche.
Non possiamo non capire che un debito pubblico così alto non può essere sostenuto per gli interessi che produce e che, quindi, è inevitabile il taglio alla spesa improduttiva.
Il debito pubblico è uno di quegli strumenti che consentono l'uguaglianza tra i cittadini, perchè attraverso di esso si garantiscono servizi per tutti, ma il debito deve trovarsi in equilibrio con una economia forte e dinamica, cosa che in Italia manca totalmente in questo momento, mentre sono presenti molte false illusioni rispetto a una vicina ripartenza.
Non possiamo non capire che l'economia può ripartire non solo con un intervento pubblico in termini di spesa, ma anche con regole e condizioni nuove che agevolino le attività economiche e creino fiducia.
Dico questo perchè, altrimenti, il rischio è quello di far diventare degli argomenti validi scuse vuote o peggio lamenti ansiogeni.
Dico questo perchè l'Italia non è soltanto dentro una crisi economica globale, ma prima di tutto è dentro una crisi nazionale che abbraccia il suo sistema istituzionale e si estende oltre.
Non è possibile perseverare dentro una psicologia, tutta italiana, per la quale siamo allo stesso tempo dentro e fuori dalle nostre scelte. I comuni sono una articolazione dello Stato, non possono vivere le scelte di Roma o di Bruxelles come le scelte dei nemici. Queste scelte vanno capite e anche noi, nell'amministrare la nostra città siamo chiamati a dare un piccolo contributo.
Dare nuove opportunità agli operatori economici di Cassano o ridurre la tassazione vuol dire dare una mano al Paese.
Arrivo dunque al nocciolo della questione, come fare? Non ho richiamato quanto pronunciato qualche mesa fa a caso. La leva turistica è sicuramente una risorsa su cui Cassano può puntare. Ci sono poi le scelte assunte attraverso il PGT, che certo non porteranno beneficio a breve, ma sono un primo passo verso questa direzione.
L'importante però è che, da qui in poi, le scelte del Comune non determino soltanto un aumento di spesa, ma anche un aumento delle entrate. Può sembrare generale o astratto quello che sto proponendo, ma se chi amministra sarà in grado, in ogni operazione, anche quella che può sembrare più insignificante, di portare un beneficio alle entrate del bilancio allora anche Cassano un giorno potrà permettersi di fissare l'aliquota della Tasi a zero.
E questo non è successo soltanto in Comuni come Positano, rispetto ai quali si può obiettare che godono di un'attività turistica ormai consolidata e su risorse che Cassano non si può minimamente sognare, ma anche in comuni che hanno fatto scelte lungimiranti generando entrate attraverso investimenti mirati, mentre altri, per iniziare il percorso che ho cercato di descrivere, hanno previsto un'esenzione parziale per le nuove attività produttive.
(Esempi riportati dal Sole 24 ore: nel Comune di San Lorenzo Bellizzi (provincia di Cosenza) gli investimenti nel fotovoltaico hanno generato introiti nel bilancio comunale che hanno evitato la Tasi, a Campli (provincia di Teramo) esenzione parziale dalla Tasi per le nuove attività produttive, il Comune di Casacalenda (provincia di Campobasso) con la razionalizzazione della spesa non ha fatto pagare la Tasi ai suoi abitanti).
Quando il cittadino vede che l'addizionale IRPEF rimane inalterata allo 0,7% (tetto massimo che abbiamo giustificato per far fronte a problemi di bilancio), quando probabilmente si andrà a disporre un aumento della Tasi nell'anno in corso, quando l'IMU sulle categorie A1, A8, A9 viene lasciata allo 0,35% senza porsi nessun problema di equità, quando iniziative politiche per progetti turistici, penso alla mozione sui camperisti o alla mozione che viene posta in votazione stasera, provengono dall'opposizione allora qualche riflessione va fatta e non ci si può trincerare dietro alla scusa che il cittadino non riesce a capire la gravità del momento.
Sempre l'aprile scorso dissi che il percorso intrapreso è ben visibile, gli obiettivi a nostro giudizio sono quelli giusti, ma valorizzare ciò che di bello Cassano offre non può significare soltanto estetica, magari da curare e mantenere con soldi pubblici. Nelle voci del turismo e dello sviluppo economico nei prossimi anni i numeri dovranno cambiare, ma accompagnati da una crescita del bilancio nel lato dell'entrate.
A nostro giudizio bisogna interregorsi sulle modalità d'azione, su una nuova impostazione da dare all'attività amministrativa, altrimenti, da qui in poi, eventuali aumenti di tasse non potranno che imputarsi a nostre colpe.”



MOZIONE “VOLTA A RENDERE DECOROSO IL SOTTOPASSO DELLA STAZIONE FERROVIARIA”

Si tratta di un documento presentato dalle opposizioni, nello specifico dai consiglieri Casirati e Savino. Il nostro gruppo, insieme a tutta la maggioranza, è stato ben disposto a votare per la sua approvazione. Fare del sottopasso una porta turistica, attrezzato per la pubblicità di attività commerciali, beni culturali e per la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico di Cassano è un ottimo primo passo nella direzione che si è cercato di spiegare al punto precedente. Attraverso il link sottostante potete visionare il documento presentato e votato in Consiglio.


MOZIONE PER L'INTERDIZIONE AL PASSAGGIO DEI MEZZI PESANTI SUL PONTE IN ENTRAMBE LE DIREZIONI

Questo atto di indirizzo è stato presentato, oltre che dai consiglieri Casirati e Savino, anche dal consigliere Moretti. Nel merito è stato chiesto di bloccare il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte per incentivare l'utilizzo della nuova alternativa Bre.Be.Mi. e liberare Cassano dal traffico. A mio giudizio il vero scopo del documento era quello di sollecitare l'avanzamento dei lavori della tangenziale. Il problema sta nella tempistica del documento che fa venire seri dubbi sulla reale volontà delle opposizioni. È vero, a partire dal mese di agosto i lavori sono rallentati, causa fenomeni atmosferici e meccanismi perversi di contabilità che non consentono il pagamento della ditta da parte della Provincia. Ci troviamo comunque all'interno dei 711 gg previsti per la consegna dell'opera, in una fase dunque di adempimento e la Giunta ha ricevuto raccomandazioni dalla stessa Provincia sulla ripresa delle attività. Usare uno strumento di questo tipo, in questa fase, non sarebbe rispettoso degli accordi contrattuali, se non a fini propagandistici. Per queste ragioni il voto è stato contrario.