sabato 1 novembre 2014

CONSIGLIO COMUNALE 1 OTTOBRE 2014

RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

La verifica dello stato di avanzamento del programma dell'amministrazione è un momento molto importate per le forze politiche, ma soprattutto per i cittadini. Consente di capire fino a che punto e in che modo chi governa sta riuscendo nei suoi propositi. Passati quasi quattro anni dall'insediamento evito di dilungarmi nell'elenco delle cose realizzate.
Pur pensando che siano molte e che la maggioranza abbia lavorato bene, ho sempre trovato antipatico questo esercizio perchè molto sottile è il confine tra la facile propaganda e la giusta rivendicazione dei risultati ottenuti.
Pubblico allora di seguito il documento elaborato dagli uffici, perchè ognuno, alla luce della sua esperienza della città, possa elaborare il proprio giudizio.


VARIAZIONE DI BILANCIO PER TAGLI STATALI

Negli ultimi mesi il Governo Renzi sta tentando di mettere in atto nuove manovre di bilancio capaci di favorire la crescita. All'interno del quadro delle decisioni assunte c'è la cd. spending review, che ancora una volta colpisce le risorse a disposizione degli enti locali, compresi i comuni. È di questi giorni la controversia tra l'Esecutivo e i rappresentanti delle Regioni preoccupati dalla possibilità che la scelta dei tagli possa ricadere su servizi di vitale importanza per i cittadini come la sanità. Delle difficoltà oggettive ci sono, ma credo anche che le amministrazioni locali avrebbero dovuto dare molto di più in termini di gestione politica, economica e sociale dei lori territori, mentre i cittadini non hanno ancora dimenticato lo sperpero di soldi pubblici che ha coinvolto quasi tutte le regioni della penisola e, senza voler generalizzare, le amministrazioni di ogni colore.
Portando il ragionamento al nostro livello, cioè alla nostra città, l'azione di governo è stata condotta nonostante la scure dei tagli e pesanti errori nelle scelte finanziarie da parte di chi ci ha preceduti.
Tale condizioni di lavoro non possono, però, diventare una scusa. Sono ormai trascorsi quattro anni, non è più possibile reagire con lamenti ansiogeni di fronte alla nuova riduzione di entrate.
Gli interventi compiuti dovrebbero a questo punto iniziare a dare i loro frutti e se così non fosse non è accettabile, ponendosi dal punto di vista del cittadino, pensare di cavarsela con l'aumento delle tasse o il taglio dei servizi. È necessario compiere un'ulteriore riflessione per capire come reagire a questo ostacolo. È quello che ho tentato di fare con il mio intervento. Lo riporto di seguito:

Grazie Presidente,
il mio intervento eviterà di concentrarsi sullo stato di realizzazione dei diversi punti del programma e porrà attenzione, viceversa, al modo attraverso il quale continuare a concretizzare gli impegni assunti affinchè si possa avere una ricaduta positiva sul nostro bilancio e quindi sulla cittadinanza tutta.
Parto da quanto detto in materia di rendiconto lo scorso aprile perchè di fatto non voglio far altro che approfondire un pensiero già espresso qui e all'interno della mia maggioranza.
In quel consiglio, parlando della distribuzione della spesa nei vari settori, sottolineavo che:

La tabella di ripartizione (…) fa notare ancora l'immobilismo nei settori del turismo e dello sviluppo economico, per il primo la percentuale è fissata allo 0, per il secondo lo zero è superato di pochissimo. Rispetto ad essi ragionevolmente si potranno vedere dei cambiamenti nei numeri con la realizzazione del progetto del linificio, degli interventi previsti dal PGT e se le forze politiche cassanesi saranno in grado di mettere buone idee per valorizzare tutto ciò che di bello il nostro comune offre. A nostro giudizio è da qui che passa il cambio di passo che serve a Cassano: un grande progetto per il turismo, legato a tutte le attività economiche che attorno ad esso si possono sviluppare. Non solo darebbe un tratto unico alla città, ma porterebbe grandi benefici al bilancio con l'aumento delle entrate e le presumibili ricadute positive su quantità e qualità dei servizi.”

Stasera questo consiglio approva una variazione di bilancio che fa fronte all'ennesimo taglio statale.
Insieme al patto di stabilità e altri limiti contabili, sappiamo quanto i mancati introiti provenienti dallo stato centrale abbiano reso difficoltosa l'amministrazione in questi ormai quattro anni, cosa di cui anche il nostro gruppo spesso si è lamentato.
I limiti all'azione amministrativa non possono però essere letti soltanto come una punizione proveniente dall'esterno, ma anche come conseguenza naturale della situazione in cui versa il nostro paese.
Alcuni dati che meglio la rappresentano parlano da soli: 134% rapporto debito pubblico – PIL, disoccupazione quasi al 14% e crescita economica praticamente bloccata.
Ecco, se fino ad oggi utilizzare quei limiti come giustificazione rispetto ai ritardi, alla parziale realizzazione di interventi o, più in generale, alla fatica nel cambiare le cose, poteva essere politicamente legittimo, e ciò anche alla luce degli errori di gestione di chi ci ha preceduto, da oggi, noi riteniamo che non sia più possibile.
Riteniamo che non sia più possibile perchè vorrebbe dire che non si è capito niente di quello che sta succedendo, di quella che è la strada obbligata per il rilancio del Paese, cosa che non è accettabile da parte di chi si è assunto delle responsabilità politiche.
Non possiamo non capire che un debito pubblico così alto non può essere sostenuto per gli interessi che produce e che, quindi, è inevitabile il taglio alla spesa improduttiva.
Il debito pubblico è uno di quegli strumenti che consentono l'uguaglianza tra i cittadini, perchè attraverso di esso si garantiscono servizi per tutti, ma il debito deve trovarsi in equilibrio con una economia forte e dinamica, cosa che in Italia manca totalmente in questo momento, mentre sono presenti molte false illusioni rispetto a una vicina ripartenza.
Non possiamo non capire che l'economia può ripartire non solo con un intervento pubblico in termini di spesa, ma anche con regole e condizioni nuove che agevolino le attività economiche e creino fiducia.
Dico questo perchè, altrimenti, il rischio è quello di far diventare degli argomenti validi scuse vuote o peggio lamenti ansiogeni.
Dico questo perchè l'Italia non è soltanto dentro una crisi economica globale, ma prima di tutto è dentro una crisi nazionale che abbraccia il suo sistema istituzionale e si estende oltre.
Non è possibile perseverare dentro una psicologia, tutta italiana, per la quale siamo allo stesso tempo dentro e fuori dalle nostre scelte. I comuni sono una articolazione dello Stato, non possono vivere le scelte di Roma o di Bruxelles come le scelte dei nemici. Queste scelte vanno capite e anche noi, nell'amministrare la nostra città siamo chiamati a dare un piccolo contributo.
Dare nuove opportunità agli operatori economici di Cassano o ridurre la tassazione vuol dire dare una mano al Paese.
Arrivo dunque al nocciolo della questione, come fare? Non ho richiamato quanto pronunciato qualche mesa fa a caso. La leva turistica è sicuramente una risorsa su cui Cassano può puntare. Ci sono poi le scelte assunte attraverso il PGT, che certo non porteranno beneficio a breve, ma sono un primo passo verso questa direzione.
L'importante però è che, da qui in poi, le scelte del Comune non determino soltanto un aumento di spesa, ma anche un aumento delle entrate. Può sembrare generale o astratto quello che sto proponendo, ma se chi amministra sarà in grado, in ogni operazione, anche quella che può sembrare più insignificante, di portare un beneficio alle entrate del bilancio allora anche Cassano un giorno potrà permettersi di fissare l'aliquota della Tasi a zero.
E questo non è successo soltanto in Comuni come Positano, rispetto ai quali si può obiettare che godono di un'attività turistica ormai consolidata e su risorse che Cassano non si può minimamente sognare, ma anche in comuni che hanno fatto scelte lungimiranti generando entrate attraverso investimenti mirati, mentre altri, per iniziare il percorso che ho cercato di descrivere, hanno previsto un'esenzione parziale per le nuove attività produttive.
(Esempi riportati dal Sole 24 ore: nel Comune di San Lorenzo Bellizzi (provincia di Cosenza) gli investimenti nel fotovoltaico hanno generato introiti nel bilancio comunale che hanno evitato la Tasi, a Campli (provincia di Teramo) esenzione parziale dalla Tasi per le nuove attività produttive, il Comune di Casacalenda (provincia di Campobasso) con la razionalizzazione della spesa non ha fatto pagare la Tasi ai suoi abitanti).
Quando il cittadino vede che l'addizionale IRPEF rimane inalterata allo 0,7% (tetto massimo che abbiamo giustificato per far fronte a problemi di bilancio), quando probabilmente si andrà a disporre un aumento della Tasi nell'anno in corso, quando l'IMU sulle categorie A1, A8, A9 viene lasciata allo 0,35% senza porsi nessun problema di equità, quando iniziative politiche per progetti turistici, penso alla mozione sui camperisti o alla mozione che viene posta in votazione stasera, provengono dall'opposizione allora qualche riflessione va fatta e non ci si può trincerare dietro alla scusa che il cittadino non riesce a capire la gravità del momento.
Sempre l'aprile scorso dissi che il percorso intrapreso è ben visibile, gli obiettivi a nostro giudizio sono quelli giusti, ma valorizzare ciò che di bello Cassano offre non può significare soltanto estetica, magari da curare e mantenere con soldi pubblici. Nelle voci del turismo e dello sviluppo economico nei prossimi anni i numeri dovranno cambiare, ma accompagnati da una crescita del bilancio nel lato dell'entrate.
A nostro giudizio bisogna interregorsi sulle modalità d'azione, su una nuova impostazione da dare all'attività amministrativa, altrimenti, da qui in poi, eventuali aumenti di tasse non potranno che imputarsi a nostre colpe.”



MOZIONE “VOLTA A RENDERE DECOROSO IL SOTTOPASSO DELLA STAZIONE FERROVIARIA”

Si tratta di un documento presentato dalle opposizioni, nello specifico dai consiglieri Casirati e Savino. Il nostro gruppo, insieme a tutta la maggioranza, è stato ben disposto a votare per la sua approvazione. Fare del sottopasso una porta turistica, attrezzato per la pubblicità di attività commerciali, beni culturali e per la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico di Cassano è un ottimo primo passo nella direzione che si è cercato di spiegare al punto precedente. Attraverso il link sottostante potete visionare il documento presentato e votato in Consiglio.


MOZIONE PER L'INTERDIZIONE AL PASSAGGIO DEI MEZZI PESANTI SUL PONTE IN ENTRAMBE LE DIREZIONI

Questo atto di indirizzo è stato presentato, oltre che dai consiglieri Casirati e Savino, anche dal consigliere Moretti. Nel merito è stato chiesto di bloccare il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte per incentivare l'utilizzo della nuova alternativa Bre.Be.Mi. e liberare Cassano dal traffico. A mio giudizio il vero scopo del documento era quello di sollecitare l'avanzamento dei lavori della tangenziale. Il problema sta nella tempistica del documento che fa venire seri dubbi sulla reale volontà delle opposizioni. È vero, a partire dal mese di agosto i lavori sono rallentati, causa fenomeni atmosferici e meccanismi perversi di contabilità che non consentono il pagamento della ditta da parte della Provincia. Ci troviamo comunque all'interno dei 711 gg previsti per la consegna dell'opera, in una fase dunque di adempimento e la Giunta ha ricevuto raccomandazioni dalla stessa Provincia sulla ripresa delle attività. Usare uno strumento di questo tipo, in questa fase, non sarebbe rispettoso degli accordi contrattuali, se non a fini propagandistici. Per queste ragioni il voto è stato contrario.



lunedì 28 luglio 2014

CONSIGLI COMUNALI DA MARZO A LUGLIO 2014

In questo post trovate la descrizione delle decisioni più importanti assunte dal Consiglio comunale tra marzo e luglio di quest'anno.
Prima alcune comunicazioni che devono essere fornite alla cittadinanza.

COMUNICAZIONI IMPORTANTI

  • Spostamento guardia medica: si informa che dal 14 luglio 2014, per prestazioni ambulatoriali il medico del servizio di continuità assistenziale è disponibile presso la nuova sede: Inzago, Ospedale Marchesi - via Marchesi 25 - piano terra. Per richieste di visite domiciliari è necessario chiamare il numero verde della centrale di coordinamento 848 800 804;
  • Bar Stazione: stanno terminando i lavori d'arredo, l'apertura è prevista a giorni, mentre da settembre sarà possibile acquistare i biglietti per il treno;
  • Tangenziale: sono stati completati i lavori di bonifica in località Cascina Pietrasanta. Il terreno risulta non contaminato e la Provincia a breve assegnerà l'area per i lavori.
MOZIONE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE ALLA STAZIONE

I binari della nostra stazione continuano a non essere accessibile ai disabili e a tutti coloro che hanno difficoltà motorie. Tale situazione dura ormai da molto tempo senza che le Ferrovie abbiano provveduto ad alcun tipo di intervento.
Alla luce di ciò, la maggioranza si è sentita in dovere di sollecitare l'attuazione di azioni che possano consentire il superamento delle barriere architettoniche. Questa iniziativa si è concretizzata in una mozione, il cui testo viene riportato nel link sottostante, che ha trovato il sostegno anche dei gruppi di opposizione. 
Con essa si è impegnata la Giunta ad agire nelle sedi opportune. 
Purtroppo segnalo la mancanza di risposte.


ORDINE DEL GIORNO PER CONTRASTARE L'APERTURA DI UNA NUOVA SALA GIOCHI

A fronte della notizia dell'apertura di una nuova sala giochi al confine con Cassano, precisamente nell'edificio che ospitava il bowling, il Consiglio comunale, all'unanimità, ha approvato un ordine del giorno dedicato alla questione. 
Il testo ha richiamato il documento approvato per gli stessi fini dal Comune di Inzago, cioè scongiurare l'apertura dell'attività, che si sarebbe trovata a 50 metri da un polo dei servizi per soggetti fragili con quattro centri socio-educativi che accolgono oltre 120 disabili e da centri accreditati e autorizzati al sistema sanitario regionale.
Trattandosi di luogo “altamente sensibile”, ci si è appellati alla legge regionale n° 8 del 21 ottobre 2013, in particolar modo all'art. 5, sulla competenza dei comuni, che testualmente recita:

1. Per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire fenomeni da GAP (dipendenza dal gioco d'azzardo patologico), è vietata la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito in locali che si trovino a una distanza, determinata dalla Giunta regionale entro il limite massimo di cinquecento metri, da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

2. Il comune può individuare altri luoghi sensibili, ai sensi dell'articolo 51, comma 1 bis, della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), in cui si applicano le disposizioni di cui al comma 1, tenuto conto dell'impatto degli insediamenti di cui al comma 1 sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.

3. I sindaci promuovono reti di collaborazione con le associazioni, i volontari e le ASL, mediante attivazione di iniziative culturali per la prevenzione e il contrasto al gioco d'azzardo patologico.

4. I sindaci, nell'ambito dei comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduti dai prefetti, informano gli organi competenti delle situazioni presenti sul territorio al fine di garantire una pianificazione di interventi ad opera delle Forze dell'ordine e delle polizie locali, per la prevenzione e il contrasto al gioco d'azzardo patologico.

5. I comuni possono prevedere forme premianti per gli esercizi 'No Slot' di cui all'articolo 4, comma 2, e per i gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all'intrattenimento che scelgono di non installare o disinstallare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d'azzardo lecito.

6. E' vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio delle sale da gioco d'azzardo lecito, che si ponga in contrasto con l'articolo 7, commi 4, 4 bis e 5 del d.l. 158/2012.

7. Spetta al comune la competenza dei controlli, tramite la polizia locale sui locali di cui al comma 1, al fine di evitare la diffusione del fenomeno del gioco d'azzardo patologico e di garantirne il monitoraggio anche utilizzando gli strumenti previsti dal titolo V della legge regionale 14 aprile 2003, n. 4 (Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana).

Vi comunico che la prefettura ha bloccato l'apertura.


RENDICONTO 2013 E BILANCIO 2014

Il rendiconto è il documento che consente di controllare come sono stati spesi i soldi dei cittadini e quali invece sono state le entrate per il comune nell'anno precedente. Il bilancio disegna, invece, l'azione dell'amministrazione per il futuro. Quest'anno da queste deliberazioni contabili è emerso ancor più chiaramente il progetto politico dell'attuale amministrazione, che ha trovato nel bilancio un'ulteriore realizzazione. Pubblico l'intervento che ho effettuato nella seduta del 29 aprile in cui è stato approvato il rendiconto consuntivo:

"In occasione di questa deliberazione il nostro gruppo rinnova il giudizio positivo nei confronti della Giunta. Trascorsi tre anni è possibile ben visualizzare il percorso che è stato intrapreso.
Dal rendiconto emerge la serietà di questa amministrazione.
Vengono rispettate le previsioni di spesa e delle entrate, a indicare una programmazione chiara che tiene al raggiungimento degli obiettivi.
Per quanto riguarda la politica tributaria emerge un’attenzione particolare alle fasce più deboli e ciò nonostante le incertezze legate alle risorse provenienti dallo Stato, la costante riduzione delle stesse e il patto di stabilità, quest'anno rispettato oltre le previsioni.
La scelte politiche più significative rimangono, è opportuno ribadirlo, la riduzione dell’aliquota IMU sulla prima casa e il mantenimento di tutti i servizi. 
A rafforzarle vi è inoltre il mantenimento di buona parte delle tariffe dei servizi e delle aliquote di imposte e tasse.
In generale si può parlare di un alleggerimento della pressione fiscale.
Ci sentiamo però di sollecitare la Giunta, e di conseguenza tutta la maggioranza, a completare questo tipo di politica con la riduzione dell’addizionale IRPEF.
La decisione di portarla fino al tetto massimo, aveva le sue ragioni. Ora crediamo che si debba dare un segnale ai cittadini rispetto al sacrificio che gli è stato richiesto in questi tre anni, che sarebbe un gesto importante per creare fiducia rispetto a come vengono gestiti i loro soldi e mettere finalmente una pietra sopra al passato.
Nel commentare il rendiconto dell'anno scorso sottolineammo come in un ambito come la cultura troppo poco ancora incidesse la spesa. Quest'anno la realizzazione del Centro di Protagonismo Giovanile e il prossimo avvio dei lavori del Polo di viale Europa porteranno a un'inversione di tendenza.
La tabella di ripartizione della spesa fa notare ancora l'immobilismo nei settori del turismo e dello sviluppo economico, per il primo la percentuale è fissata allo 0, per il secondo lo zero è superato di pochissimo. Rispetto ad essi ragionevolmente si potranno vedere dei cambiamenti nei numeri con la realizzazione del progetto del linificio, degli interventi previsti dal PGT e se le forze politiche cassanesi saranno in grado di mettere buone idee per valorizzare tutto ciò che di bello il nostro comune offre. A nostro giudizio è da qui che passa il cambio di passo che serve a Cassano: un grande progetto per il turismo, legato a tutte le attività economiche che attorno ad esso si possono sviluppare. Non solo darebbe un tratto unico alla città, ma porterebbe grandi benefici al bilancio con l'aumentoo delle entrate e la presumibile ricadute positive su quantità e qualità dei servizi.
Forse non è questa, viste le condizioni di lavoro che la caratterizzano, la consigliatura che potrà prendere decisioni al riguardo, ma crediamo che la riflessione vada aperta fin d'ora e magari che venga posto già qualche fondamento.
Da sottolineare infine la scossa, seppur minima, che è stata data alle spese in conto capitale, praticamente bloccate negli anni 2011 e 2012, a dimostrare come al di là del programma, rimane la premura per la manutenzione ordinaria della città. Ad essere onesti fino in fondo, si tratta davvero di un intervento minimo e non può trascurarsi come vi siano delle situazioni dove ormai si è al confine di ogni scadenza accettabile. Ma anche qui va dato il giusto peso alle circostanze concrete, con il crollo vertiginoso negli ultimi quattro anni degli oneri di urbanizzazione e l'assenza totale di mutui.
Infine ci teniamo ad una riflessione, che poco investe l’azione della Giunta e che riguarda dunque un piano più generale. Il rendiconto registra un aumento delle spese per prestazioni di servizi. Crediamo che questo dimostri che la politica del blocco del turn over, che impone ai comuni di esternalizzare i servizi, non aiuta, come invece si tende a fare credere la buona amministrazione. La pianta organica del comune è un'ulteriore prova, dati i 16 posti vacanti, che se rinnovati consentirebbero maggiore spazio di manovra nella gestione dei servizi."
Sul consuntivo pubblico la relazione politica della giunta e il conto del bilancio per chi volesse approfondire le cifre.
Per quanto riguarda il bilancio di seguito trovate la documentazione. 
Pubblico la delibera, in cui trovate la tabella di sintesi circa l'equilibrio tra entrate e spese, e il dettaglio di tutte le voci finanziate per il 2014 e per il triennio 2014-2016.


TARIFFE E REGOLAMENTO IUC

Per l'ennesima volta sono state modificate le tasse comunali.
Il governo ha così organizzato il sistema di tassazione a livello locale: IMU, TASI e TARI, che costituiscono la IUC, Imposta Unica Comunale.
Le abitazioni principali sono state esentate dal pagamento dell'IMU e rispetto alle altre categorie le scelte dell'amministrazione per la vecchia ICI sono rimaste invariate.
Per quanto riguarda la TASI, tassa sui servizi indivisibili, si è scelto di adottare l'aliquota minima, ossia l'uno per mille, mentre per la TARI, tassa sui rifiuti, la scelta è consistita nel non adeguarsi alle tariffe massime indicate dal governo, alleggerendo in questo il peso per alcune categorie, specialmente le attività di ristorazione, i bar e in generale gli esercizi che lavorano nel mercato degli alimentari.
Il nostro gruppo crede, però, che aver mantenuto l'aliquota dell'IMU allo 0,35% per le categorie A1, A8 e A9, sia stato un errore. Tali categorie catastali rappresentano situazioni reddituali più che benestanti e quindi pensiamo che, per lo meno, debba decidersi un allineamento dell'aliquota al valore suggerito dal governo in occasione dell'introduzione dell'IMU, lo 0,4%. Ciò per ottenere ancora più equità.
In maggioranza è stata avviata una discussione che crediamo possa portare a una modifica nei prossimi mesi.
Scelta importante che è stata presa dalla maggioranza nel segno dell'equità è l'applicazione di un'aliquota agevolata, lo 0,46%, per le unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti. Questo tipo di immobili, senza l'intervento dell'amministrazione, sarebbe stato considerato seconda casa e quindi soggetto all'aliquota dello 0,86%. La disciplina la trovate all'art. 9 del regolamento pubblicato in fondo al paragrafo.
Prima di pubblicare il regolamento e le delibere (in esse trovate le tabelle riassuntive con tutte le aliquote per ogni categoria catastale, l'ammontare del gettito previsto e la ripartizione dello stesso tra i vari servizi) è doverosa una riflessione politica. L'introduzione della TASI è il frutto della propaganda con la quale si è voluto far credere che le difficoltà economiche degli italiani dipendano dalle tasse sulla casa. I veri problemi del nostro paese sono l'occupazione e il rilancio del sistema industriale e produttivo. Vedere che la politica, ai massimi livelli di governo, utilizzi ancora slogan ingannevoli, trattando gli italiani come degli stupidi, è davvero molto deludente. 


SCIOGLIMENTO ISTITUZIONE BELVEDERE

L'amministrazione è riuscita a resistere alle pressioni per la privatizzazione della casa di riposo, messe in atto sopratutto durante il Governo Monti.
Per quanto concerne il servizio offerto dall'Istituzione Belvedere, la maggioranza ha risolto la frammentazione nella gestione, caratterizzata da una pluralità di appalti assegnati a più soggetti, con la stipulazione di un contratto di global service, che assegna il compito ad una sola società. 
Con questa scelta si è ottenuto un notevole risparmio di spesa.
Il bando è stato vinto dalla Cooperativa KCS, già operante all'interno della struttura.
È stato anche mantenuto l'impegno di bilancio per calmierare le rette, che rimangono le più basse della zona.
L'intervento sul servizio per gli anziani si è concluso con la deliberazione del 12 giugno. In quella data il Consiglio comunale ha approvato lo scioglimento dell'Istituzione, diventata così ufficio interno al comune e non più ente autonomo dotato di un proprio bilancio. In questo modo si sono ottenuti i seguenti risultati:

  • migliore impiego del personale comunale;
  • superamento dei vincoli del patto di stabilità;
  • mantenimento della titolarità del servizio.
Relativamente a quest'ultimo punto, ai fini del controllo, è stato approvato anche il regolamento che ha sostituito il Consiglio di Amministrazione con il Comitato di Indirizzo e Controllo, organo consultivo con funzione di rappresentanza delle istanze degli utenti e composto da membri di nomina politica, rappresentanti delle famiglie e del mondo del volontariato presente nella struttura.

RIDUZIONE ORARI SPORTELLO ASL

Il 22 maggio è stata notificata in comune la comunicazione della Direzione Generale dell'ASL Milano 2 con la quale si informava che l'apertura
dello sportello cassanese veniva ridotta da cinque a due giorni alla settimana.
Il lunedì e il giovedì dalle 8,30 alle 13,00.
Contrario al metodo utilizzato nel prendere tale decisione, il Consiglio comunale ha votato, all'unanimità, una mozione con la quale si è richiesto alla Giunta di:

  • fare presente la contrarietà al metodo, che non ha visto un coinvolgimento preliminare dell'amministrazione cassanese, nonostante l'esistenza di un tavolo distrettuale di programmazione;
  • intervenire presso la direzione per evitare la chiusura.

Successivamente a tale deliberazione ci sono stati contatti tra l'assessorato competente, guidato da Arianna Moreschi, e l'ASL, che ha giustificato la scelta con esigenze di razionalizzazione dei costi e di informatizzazione dei servizi. 


PATTO LOCALE DI SICUREZZA TRA CASSANO E INZAGO

È stato raggiunto un accordo con il Comune di Inzago per migliore la vigilanza e la sicurezza sul territorio dei due comuni. Il patto è conseguenza di una normativa regionale che promuove questo tipo di collaborazioni.
Per i dettagli dell'accordo rinvio alla convenzione che trovate di seguito pubblicata.


POFIT (PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA INTEGRATA TERRITORIALE)

Le sedute del Consiglio comunale del 22 e 23 luglio sono state dedicate in gran parte alla scuola. La maggioranza ha voluto invitare ad intervenire i dirigenti degli istituti cassanesi e le rappresentanze dei genitori, ciò per coinvolgere sempre più i soggetti interessati, aprendo così un tavolo di dialogo, ma soprattutto di lavoro per il bene dei nostri studenti.
Il POFIT di quest'anno, proprio in questa direzione, ha aumentato l'impegno di spesa in favore dell'offerta formativa. La voce di bilancio a sostegno delle attività scolastiche è stata portata a 422.000 euro, 70.000 euro in più rispetto all'anno trascorso. Attraverso di essi si sono volute sostenere tutte le situazioni di disagio: la disabilità, l'integrazione e i cosiddetti casi BES (Bisogni educativi speciali).
Quest'anno, come richiesto dal Consiglio comunale, è giunta entro il termine richiesto la documentazione per la trasparenza sul finanziamento comunale alle scuole paritarie. 

POFIT 2014-2015
TRASPARENZA Mons. Telò
TRASPARENZA S. Antonio

PROGETTO PER LA SCUOLA MEDIA


Il Governo Renzi ha richiesto mesi fa ai Comuni quali tipi di interventi sugli edifici scolastici considerassero necessari sul proprio territorio. La Giunta ha inoltrato domanda ed è riuscita ad ottenere lo sblocco dal Patto di Stabilità per un milione di euro che saranno destinati alla ristrutturazione della scuola media. Il progetto è mirato al recupero del piano interrato e alla riqualificazione energetica dell'intero edificio. 



RICOLLOCAZIONE DEL MERCATO

Da tempo i residenti della zona del mercato lamentavano i disagi provocati dalla presenza della bancarelle alla viabilità (questione parcheggi), alla sicurezza (difficoltà di intervento in caso di malori) e all'igiene (ci si riferisce ai “cattivi” odori emanati da alcuni esercizi).
Pertanto l'Assessore al Commercio, Vittorio Caglio, in collaborazione con la Commissione Mercato, ha individuato una nuova collocazione che, da un lato, risolve questi problemi e, dall'altro, permette ad alcuni mercatari di ottenere una posizione più favorevole per il loro commercio.
L'idea è quella di proporre una passeggiata.
Le vie occupate, in ordine, saranno: via Rossini e suo parcheggio, via Ponchielli (la parte iniziale) e via Tornaghi (dall'intersezione di via Rossini fino al semaforo di via Quintino Di Vona)
Altro risultato che viene raggiunto con questa scelta, dato il nuovo posizionamento, è il collegamento tra il centro storico e le zone periferiche del paese. Va anche sottolineato il delinearsi di ottime prospettive per il commercio, alla luce di quelli che saranno gli interventi di pedonalizzazione della via Vittorio Veneto dopo la realizzazione della tangenziale.
Pubblico la planimetria che raffigura la nuova collocazione e la presentazione di Vittorio Caglio che spiega il percorso partecipato che ha condotto alla scelta e le diverse ipotesi vagliate. 


CASSANO CAPOFILA PER LA GESTIONE DEL GAS

Con la delibera del 22 maggio 2014, il Comune ha accettato il ruolo di comune capofila per la gestione del servizio di Gas metano per i 41 comuni del territorio di nostra competenza, da Cologno Monzese a Trezzo.
Un decreto ministeriale del 2011 impone la gestione in forma associata da parte delle amministrazioni locali e dato il ruolo propositivo svolto dal nostro comune nel Gruppo ristretto di lavoro, Cassano è stato individuato quale stazione appaltante capofila.
La normativa in materia va nella direzione di favorire i distributori e non i comuni. L'obiettivo della maggioranza è di costruire una gara in cui vengano riconosciute maggiormente le esigenze dei cittadini. Va notato che il maggiore costo per l'utilizzo del personale interno e per eventuali esperti è ripartito fra i 41 comuni.

giovedì 3 aprile 2014

Corri, corri, ragazzo! Curre, curre, guagliò!

Il 21 marzo scorso è stato inaugurato al Dopolavoro il Centro di Protagonismo Giovanile e ha cominciato a suonarmi in testa una canzone.
Negli anni in cui si formava il mio animo militante la ascoltavo spesso: “Curre curre guagliò” (Corri corri ragazzo) dei 99 posse, la band napoletana che agli inizi degli anni '90 era portavoce del mondo dei centri sociali.
Il pezzo è stato ed è tutt'ora per me una sorta di colonna sonora.
Le parole le conosco a memoria, ad esse sono affezionato e debitore perchè mi hanno trasmesso la passione per la politica e l'importanza di impegnarsi per cambiare le cose.

"Non so bene non so dire dove nasca quel calore
ma so che brucia, arde e freme
trasforma la tua vita no tu non lo puoi spiegare
una sorta di apparente illogicità
ti fa vivere una vita che per altri è assurdità
ma tu fai la cosa giusta te l'ha detto quel calore
ti brucia in petto è odio mosso da amore
da amore guagliò"

Il testo è il manifesto di un'altra strada da seguire, in esso c'è la spinta ad agire e le indicazioni del luogo dove dirigersi.
C'è una concezione alta della politica. Oggi sembra tutto ridursi al modello della delega, alla retorica del programma e delle promesse. La politica autentica invece è quella capace di creare soggetti collettivi, costruire comunità che camminano insieme condividendo valori, esperienze e problemi. C'è dentro tutta la voglia di giustizia per le ferite (troppe ancora aperte) della società italiana, causate dalla complicità di istituzioni corrotte. La memoria, nel costruire la comunità, gioca un ruolo fondamentale.
Con la loro musica i 99 posse hanno rappresentato e rappresentano un realtà di uomini e donne che ha trasformato l'emarginazione in inclusione, che ha battagliato, fino all'occupazione, per restituire alla società luoghi e il loro passato. Una realtà che li ha poi riempiti con cultura, arte, progetti sociali e quell'idea di politica di cui ho appena detto. 
Oltre a riempirli di tanto futuro.
A Cassano la maggioranza si è schierata con queste persone materialmente e simbolicamente. Ha seguito le indicazione del manifesto.
C'è una differenza però.
Il Centro di Protagonismo Giovanile nasce su un terreno democratico e con la scelta e il lavoro di tutti i cittadini che hanno creduto nel buon governo. Nasce da una scelta chiara delle istituzioni che hanno dimostrato che seguire un'altra strada è possibile.
Ma un centro sociale non occupato che centro sociale è?
E allora c'è bisogno ora di occuparlo con l'iniziativa, le idee, la voglia di condividere esperienze, progetti, sogni o anche semplicemente con l'umanità di ognuno.

"Allora è chisto 'o mumento e tu l'he 'a superà
ca te piace o t'allamiente e 'o mumento d'occupà"
(allora questo è il momento, tu lo devi superare,
che ti piace o ti lamenti è il momento di occupare).

Non ne vale la pena di restare fermi:

"una vita intera come sbirri di frontiera
in un paese neutrale, anni persi ad aspettare
qualcosa qualcuno la sorte o perché no la morte"


Di seguito trovate le slide che spiegano come il centro è strutturato e organizzato, i soggetti che lo gestiscono, i progetti già intrapresi e tutti i contatti per diventarne protagonisti. 

Trovate anche il link dell'evento di giovedì 10 aprile.
Poi naturalmente trovate il brano da ascoltare, molto meglio delle mie parole.
21 marzo 2014, "un giorno come tanti, ma non certo per qualcuno".
Perchè tutto si può cambiare, una sola cosa non può e non deve cambiare: Curre, curre, guagliò!!!



venerdì 28 febbraio 2014

Non è questa la strada del cambiamento Parte II

E quindi siamo arrivati a un'altra tappa delle epurazioni,
che è impossibile questa volta non considerare pratica sistematica e applicata con grande rigore.
Risulta difficile infatti giustificarle come scelta "eccezionale", “doverosa" sulla base della presunta indisciplina di alcuni. 
Se si guarda ai motivi per cui è avvenuta la purga c'è da rabbrividire. I quattro parlamentari si sarebbero permessi di far notare a Grillo che durante le consultazioni poteva essere un po' meno arrogante.
Senza parlare dell'ennesimo siparietto di maleducazione e annessi insulti di deputati e senatori “grillini” nei giorni della fiducia a Renzi. Roba da bulli delle superiori.
Si aggiunga, infine, ad alimentare la profonda delusione che si prova a vedere certe cose, l'opinione di alcuni autorevoli giornalisti, vedi Scanzi su "Il Fatto Quotidiano" di due giorni fa, che ritengono che rispetto ai Cinque Stelle si guardi soltanto alla pagliuzza e non alla trave.
Per loro soffermarsi sugli aspetti di forma è cosa di poca importanza, che oscura tutto il resto.
Ora, di tutto questo resto vorrei anche discuterne visto che si sono rifiutati di fare politica non scegliendo mai da che parte stare. 
Una scelta in realtà l'hanno presa: il tirare a campare di andreottiana memoria (e meno male che dovevamo sbarazzarci della prima repubblica).
Ma poi mi chiedo anche, l'educazione, il rispetto e l'esempio sono valori che vanno di moda a seconda dei tempi?
Mi chiedo ancora (ma forse sono io che non c'arrivo) se ci si rivolge a una persona, e per di più che ricopre un'importante istituzione, utilizzando la provocazione e l'offesa siamo sicuri che si sta comunicando?
Mi hanno insegnato a scuola che le istituzioni rappresentano il senso di unità di una comunità, se insulto chi le ricopre in un dato frangente non solo non ho alcun senso dello Stato, ma quali speranze ho di convincere chi da quella persona si sente rappresentata?
Ricordo che in democrazia per governare serve almeno il 50 % dei consensi; essendo la democrazia un regime politico di libertà bisognerebbe impegnarsi a convincere i cittadini che le proprie sono le idee più valide per risolvere i problemi, bisognerebbe lavorare per far cambiare idea alle persone. All'accusa ci pensano già i pubblici ministeri.
Sempre a scuola mi hanno insegnato che nella modernità la cultura politica non può fare a meno del dissenso e dell'analisi critica.
Mi hanno insegnato che altrimenti non si può governare una società complessa come quella attuale.
Dato il quadro delineato direi che è meglio continuare nella riflessione iniziata in un post dal titolo identico a questo.
Quando commentai i risultati elettorali del 2013, usai la parola fallimento riferendomi all'Italia dei Valori.
L'Italia dei Valori, come molte altre forze politiche nate dopo Tangentopoli, nelle quali includo anche il Movimento Cinque Stelle, hanno rappresentato e rappresentano l'indignazione per la cd. casta e l'incapacità della politica tradizionale di rinnovarsi e di cambiare.
Vista però la storia di questi movimenti, l'espulsioni di ieri ne sono un'ulteriore conferma, la parola fallimento credo vada estesa.
Ma che diavolo di direzione si è intrapresa?
In ognuna di queste forze si rinvengono, dove più dove meno, degli elementi comuni che non c'entrano nulla con la diversità tanto proclamata:
  • leader che bucano lo schermo e gestiscono il partito in maniera padronale;
  • linguaggio triviale e sprezzo per le istituzioni;
  • pessima selezione della classe dirigente, dovuta, da un lato, a una partecipazione decantata, ma in realtà fittizia (con il M5S siamo arrivati al mito della Rete) e, dall'altro, dall'assenza di organizzazione interna;
  • spontaneismo nella pratica politica, con le scelte che vengono assunte sulla base dell'emotività del momento e non sulla base del modello di società che si ha nella testa;
  • intolleranza alla critica;
  • retorica spicciola che specula sulla rabbia della gente e si traduce in un immobilismo della protesta;
  • incapacità di distinguere: destra e sinistra non esistono, sono tutti uguali;
  • la questione morale tradotta in superiorità morale.
    E meglio fermarsi qui perchè altrimenti l'amarezza aumenta.
Tornando un poco indietro, forse sarà vero che non emerge tutto quello che è stato fatto e viene fatto e senz'altro i media non esprimono il massimo dell'onestà intellettuale.
Io però credo, ed è una convinzione che ho maturato attraverso l'esperienza che sto facendo, che governare è una cosa seria. Sapere che le responsabilità di guida di un paese intero vengano prese sulla base di questi presupposti mi fa raggelare.
Siamo ad un punto in cui bisogna ragionare davvero sull'importanza dell'art. 49 della Costituzione e del suo significato all'interno dell'architettura della nostra Repubblica.
I partiti sono i primi luoghi in cui il cittadino impara a convivere politicamente con gli altri e a confrontarsi. Sono i luoghi in cui libertà, diritti e doveri sanciti nella Costituzione diventano materia viva, cioè pratica civile partecipata.
La degenerazione dei partiti è innegabile, ma il fenomeno sta dentro al decadimento morale e culturale del nostro paese, non altrove.
Il problema non è la loro esistenza, ma il loro funzionamento.
E allora ragioniamo su come cambiarli, non su come annientarli, perchè sono tra le istituzioni portanti della nostra società.
Istituzioni portanti perchè proprio attraverso di essi si dovrebbe creare il legame rappresentanza-governabilità, con il consenso creato a partire dai territori e non nelle segreterie da una scaltra oligarchia.
Per continuare nella riflessione di seguito trovate il testo dell'art. 49 della Costituzione e due articoli, uno di Curzio Maltese e l'altro di Beppe Severgnini. Fidatevi non sono dei collaborazionisti.
Infine un'apertura di credito verso Il Movimento Cinque Stelle di Oliviero Beha. Magari ci stupissero.

ART. 49 COSTITUZIONE

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale

martedì 25 febbraio 2014

CONSIGLIO COMUNALE 3/2/2014

PRESA D'ATTO DECADENZA SERGIO BESTETTI

Come primo passaggio l'assemblea ha preso atto dell'applicazione della cd. Legge Severino, ossia del Decreto Legislativo 31 dicembre 2012 n° 235.
Il 28 novembre 2013 è divenuta infatti definitiva la sentenza che ha condannato il consigliere Sergio Bestetti alla pena di due anni per i reati di cui agli artt. 110, 112 n°1, 81 secondo comma, 319 e 321 del codice penale.
In particolare è stata data esecuzione al comma quarto dell'art. 10 del decreto.
La norma stabilisce che:

Le sentenze definitive di condanna ed i provvedimenti di cui al comma 1, emesse nei confronti di presidenti di provincia, sindaci, presidenti di circoscrizione o consiglieri provinciali, comunali o circoscrizionali in carica, sono immediatamente comunicate, dal pubblico ministero presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di procedura penale, all'organo consiliare di rispettiva appartenenza, ai fini della dichiarazione di decadenza, ed al prefetto territorialmente competente”

In fondo a questo paragrafo trovate i link della sentenza e della delibera di decadenza.

Andando oltre il caso specifico del consigliere Sergio Bestetti, mi sembra importante fare una riflessione sull'esito di Cassanapoli.
Tutti i politici coinvolti hanno deciso di intraprendere la strada del patteggiamento, cioè un rito processuale che presuppone un accordo sulla entità della pena da irrogare (ottenendo così una riduzione) ed implicitamente anche sull'affermazione di colpevolezza.
Mi sarei aspettato da coloro che hanno rappresentato il mio comune, il nostro comune, un impegno per provare la loro innocenza, per provare l'estraneità dalla gravità delle accuse loro rivolte.
Invece nulla, tutto all'opposto. Con questo comportamento il messaggio che passa è che Cassano è stata amministrata nel totale disprezzo del bene comune e della legalità.
In uno dei miei primi post sull'attività del Consiglio comunale scrissi che l'attuale opposizione avrebbe dovuto mettere in discussione sul piano politico (che viene molto prima di quello giudiziario) ciò che era accaduto. Da allora nessuna parola di autocritica e, nella seduta del 2 febbraio, la presenza del solo consigliere Andrea Moretti, con i banchi della minoranza deserti.
Le dimissioni o comportamenti processuali che consentano ai cittadini di ottenere parole di verità rispetto a come sono stati governati i loro interessi sono fatti di costume in ogni democrazia compiuta.
Ormai invece siamo al completo ribaltamento dei valori, dove anche chi dovrebbe rappresentare il massimo della virtù si dà alla fuga.
Il sistema giudiziario italiano non fa nient'altro che rispecchiare il decadimento morale e culturale del Paese. 
Dopo i link relativi alla votazione trovate un paio di video di Piercamillo Davigo, magistrato di Cassazione, che ben spiega la relazione tra momento politico che viviamo e qualità conseguente di diritto e giustizia.
E' il mio solito modo per reagire a questa situazione: conoscenza e cultura, premesse indispensabili dell'azione.




SURROGHE

La decadenza di Sergio Bestetti ha richiesto la sua sostituzione.
Il Consiglio ha votato il subentro di Severino Motta, che però ha rinunciato.
Primo dei noi eletti dopo Motta, per la lista “Sergio Bestetti per Cassano”, è Savino Andrea.
L'assemblea voterà il suo ingresso nella prima occasione utile.
Anche per il Partito Democratico si è effettuata una sostituzione.
Dopo le dimissioni di Dario De Vita è subentrato Ignazio Ravasi.

SERVIZIO BICINSTAZIONE

In stazione da ormai qualche mese è stato installato un box per il posteggio delle biciclette. 
Attualmente l'accesso è libero, ma a partire dal 17 marzo entrerà in funzione il servizio “Bicinstazione”.
L'istituzione del servizio è stata votata in Consiglio per l'appunto il 2 febbraio.
Si tratta della soluzione individuata dalla maggioranza per far fronte al problema dei furti.
È un servizio di deposito ad accesso codificato per le biciclette.
Il servizio sarà attivo dalle ore 5:00 del mattino fino alle ore 01:00 del giorno seguente; nell’intervallo fra i due orari non sarà possibile accedere all’area del parcheggio.
È fondato sul controllo degli accessi attraverso un portale regolato dalla tecnologia Rfid, dove l’ingresso all’area è consentito solo ai possessori del Kit Bici Sicura Active.
Il Kit Bici Sicura Active è composto da un badge personale e da un kit Bici Sicura (targa adesiva e libretto della bicicletta) per l’identificazione della bicicletta e la sua registrazione nel Registro Italiano Bici http://www.registroitalianobici.it/
Per consentire l’accesso, il sistema verifica l’abilitazione all’accesso dell’Utente tramite il badge personale.
Il cittadino che desidera usufruire del servizio deve recarsi al Comune di Cassano d’Adda presso l’Ufficio Informazioni, presentando il modulo di iscrizione compilato, il codice fiscale e la fotocopia di un documento di identità valido, e deve provvedere al pagamento del corrispettivo per l’iscrizione.
E qui c'è una scelta davvero importante. La spesa per il cittadino è di 15 € annuali comprensivi di:

- prima iscrizione al servizio Bicinstazione
- abbonamento al servizio Bicinstazione valido per 1 anno
solare
- Kit Bici Sicura Active composto da:
1) n. 1 badge personale assegnato in comodato d’uso
2) n. 1 Kit Bici Sicura e registrazione della bicicletta al Registro Italiano Bici valida per 3 anni solari.

L’abbonamento dovrà rinnovarsi ad ogni scadenza annuale, pena l’inutilizzazione del servizio a causa della disabilitazione del badge, che deve essere restituito al Comune in quanto assegnato in comodato d’uso.
Nel caso in cui la domanda di abbonamento venga presentata da parte di un minore, la richiesta dovrà essere firmata da parte di un genitore o da un legale responsabile.
Questi i link utili dove trovate il modulo d'iscrizione e il regolamento del servizio.



ORDINE DEL GIORNO PER IL COMPLETAMENTO DELLA PEDONALITÀ IN VIALE EUROPA

L'ordine del giorno nasce da una mia iniziativa che è stata sostenuta anche dal gruppo del Partito Democratico e dalla Sinistra per Cassano.
Con esso si è richiesto alla Giunta di intervenire per migliorare l'accessibilità dei pedoni alla stazione ferroviaria, in particolare completando la pedonalità e l'arredo urbano di viale Europa nel tratto finale che precede la rotonda.
Il documento, che si inserisce nella politiche viabilistiche e per la mobilità sostenibile della maggioranza, è stato per me anche l'occasione per segnalare il comportamento anomalo e rischioso dei pedoni in quel tratto, chiedendo di attuare le misure necessarie per eliminare il pericolo.
C'è infatti la cattiva abitudine di non proseguire la marcia nella pista ciclopedonale di via Frati della Mensa e di via Quintino Di Vona, ma di continuare il cammino all'interno della carreggiata e della rotonda.