martedì 21 giugno 2011

Il lavoro è un diritto sacro!

… al giorno d'oggi la quantità di noia, ammesso che la noia sia misurabile, è molto aumentata. Perchè una volta i mestieri, almeno in gran parte, non erano concepibili senza una dedizione appassionata: i contadini erano innamorati della terra; mio nonno era il mago dei bei tavoli; i calzolai conoscevano a memoria i piedi di tutti i loro compaesani; e così per i boscaioli, per i giardinieri; immagino che perfino i soldati uccidessero con passione. Il senso della vita non era un problema, era un qualcosa che li accompagnava, in modo del tutto naturale, nelle loro botteghe, nei loro campi. A ogni mestiere corrispondeva una mentalità specifica, uno specifico modo di essere. Un medico pensava in modo diverso da un contadino, un militare si comportava in modo diverso da un insegnante. Oggi invece siamo tutti uguali, tutti accomunati dall'indifferenza verso il nostro lavoro. E questa indifferenza è diventata una passione. La sola grande passione collettiva del nostro tempo.

Milan Kundera da “L'identità”