venerdì 8 febbraio 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 6/2/2013 - ADOZIONE PGT

Mercoledì sera è stato adottato il Piano di Governo del Territorio, cioè il documento che contiene l'idea della maggioranza per lo sviluppo del territorio cassanese nei prossimi anni.
Il voto e gran parte della discussione si sono svolti con la brutta immagine dei seggi vuoti dell'opposizione.
Tra i consiglieri di minoranza, solo Moretti della Lega ha partecipato all'intera seduta.



In democrazia il parere contrario è più che legittimo, ma sottrarsi al confronto penso sia davvero un brutto esempio; si è trattato del solito regalo alla demagogia e all'indifferenza, due malattie dalle quali l'Italia deve liberarsi al più presto.
Riporto il mio intervento e pubblico la documentazione che ritengo rilevante da un punto di vista politico.
Per il resto del materiale vi rimando al sito del Comune nei prossimi giorni.

I MOTIVI DEL VOTO FAVOREVOLE DELL'IDV

"Grazie Presidente,
il voto dell'Italia dei Valori sarà favorevole.
Prima di entrare nelle ragioni di questo voto, il gruppo sente di esprimere i complimenti alla Giunta per il processo di coinvolgimento della popolazione che ha preceduto l'adozione del Piano.
Siamo contenti di questo. In altre occasioni avevamo auspicato iniziative volte a far esprimere i cittadini.
In questo, rispetto al passato, pensiamo si sia dato un primo forte segnale politico di discontinuità.
Rimanendo ancora per un attimo sulla questione, deve comunque far riflettere la scarsa presenza di pubblico alle assemblee convocate per discutere di Piano di Governo del Territorio.
Un grande sforzo deve essere fatto da tutte quelle forze sociali e politiche che hanno a cuore questo problema.
Non è possibile immaginare il futuro di Cassano e dell'Italia senza che il valore della partecipazione venga avvertito come indispensabile per il progresso della nostra comunità.
Entrando nel merito delle scelte politiche, il gruppo ritiene che il PGT sia prima di tutto un ottimo esempio di buona politica.
Pensiamo questo perchè, mi è capitato di dirlo già in altre occasioni, ma qui ancora di più, emerge uno sguardo complessivo, che ricerca uno sviluppo unitario di tutte le componenti della città. 
Ogni parte è messa in connessione con le altre, segno che si guarda all'interesse generale e non a quello di singoli.
Uscendo dalla retorica, ciò diventa molto chiaro nel momento in cui si guarda alle linee guida che questa maggioranza vuole dare alla sviluppo del territorio di Cassano, che, aggiungo, credo siano un ottima risposta a quell'opposizione che ha continuamente cercato di far passare l'idea dell'assenza di idee, della mancanza di un segno politico, di una direzione di marcia.
Innanzitutto limitazione del consumo di suolo, recupero e valorizzazione degli ambienti urbani dismessi, e poi, valorizzazione del sistema paesistico e ambientale, del patrimonio storico e architettonico.
Il tutto in una cornice in cui si tiene conto degli effetti indotti dai grandi progetti infrastrutturali, che hanno investito o investiranno la vita del paese, e di sostenibilità dei processi di sviluppo previsti.
Traducendo in termini pratici, ciò significa tutela e conservazione del territorio agricolo (tale scelta ha una grande importanza se si pensa ai benefici che potrebbero arrecare al bilancio gli oneri di urbanizzazione in un momento così difficile per gli enti locali), recupero dell'esistente e perciò interruzione del circolo vizioso caratterizzato da aumento della popolazione e aumento della domanda dei servizi, cioè, in altri termini, governo e non abbandono dei fenomeni di cambiamento.
Ancora, servizi nuovi, come l'ampliamento della scuola di Groppello, recupero del centro storico, utilizzo di tecniche finalizzate al contenimento dei consumi energetici.
Molti altri sarebbero i punti da elencare che concretizzano gli obiettivi di questo Piano. 
Ciò che più mi ha colpito è la ricchezza di visioni e prospettive, ma è giusto porre l'attenzione anche sullo sforzo di lavorare nel senso dell'equità.
Ne è esempio il potenziamento della dotazione di residenza sociale attraverso gli insediamenti a edilizia convenzionata, in affitto convenzionato e attraverso il mantenimento sul mercato degli edifici in edilizia convenzionata.
L'equità viene perseguita anche attraverso la trasformazione di aree che verranno dedicate al lavoro, pensiamo, ad esempio, all'area dell'ex scalo ferroviario.
Quest'ultima è uno dei cinque temi progettuali, descritti dal Documento di Piano.
Gli altri sono la nuova stazione ferroviaria, il Linificio, la Cava di
Groppello e il centro storico.
Per noi, con essi Cassano definisce la sua fisionomia e costruisce sempre di più la sua identità.
Sempre a proposito di identità, per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico previsto a Cascine San Pietro, diamo ad esso un giudizio positivo.
In questo modo si mette un argine al pericolo di chiusura dei servizi, in particola della scuola, e si aprono nuove prospettive per superare l'isolamento drammatico della frazione.
Ci auguriamo in questo senso che la fermata del passante ferroviario si trasformi da possibilità in realtà e per questo sollecitiamo la giunta a continuare il percorso intrapreso.
Infine, relativamente all'intervento sul Linificio, riteniamo che sia sacrosanta l'idea del recupero di alcuni edifici di valore storico e architettonico e delle corderie. Questo significa non dimenticare la storia recente di migliaia di lavoratori cassanesi. Naturalmente interventi di tipo naturalistico sarebbero stati l'ideale, ma, date le condizioni in cui ci si è trovati a lavorare, pensiamo che il 50 % di residenziale sia il giusto compromesso tra esigenze private e interesse pubblico.
Il nostro gruppo ha sempre ribadito la necessità della politica di prendere decisioni e di assumersi le responsabilità conseguenti. Siamo felici che siano state fatte delle scelte senza condizionamenti, nonostante le vicende giudiziarie ancora in corso.
Non farlo avrebbe significato sottrarsi al proprio dovere di amministratori rispetto a un area divenuta ormai pericolosa anche da un punto di vista sociale."

LA DOCUMENTAZIONE