mercoledì 6 marzo 2013

CONSIGLIO COMUNALE 13/2/2013

Due passi importanti verso la partecipazione.
Così intitolerei il resoconto sulla seduta del Consiglio del 13 febbraio.
Le due decisioni prese sono state le seguenti.

ASSEMBLEA DEI LETTORI E COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA

Con l'approvazione del nuovo regolamento della biblioteca comunale, sono stati introdotti due nuovi organi:
- l'Assemblea dei lettori;
- la Commissione della Biblioteca.
Non mi soffermo sulle competenze di ciascuno. Rimando al regolamento. Ciò che mi preme dire, ed è quello che ho sottolineato in Consiglio, è che attraverso di essi si consente la partecipazione dei cittadini alle decisioni di un importante presidio culturale del Comune. Gli si consente di scegliere, insieme agli organi politici e amministrativi, il profilo da dare all'istituzione biblioteca.
Non si è di fronte a una semplice modifica regolamentare, anzi, con questa decisione si attribuisce di nuovo valore a un'idea che negli ultimi anni è stata trascurata, calpestata e maltrattata. 
Le istituzioni non sono di proprietà di pochi, anche se democraticamente eletti, tutti insieme dobbiamo occuparci della loro cura, del loro sviluppo e, se necessario, del loro cambiamento. 
La democrazia veramente compiuta non è quella che si limita al voto, ma che concepisce lo spazio per la partecipazione e il controllo dei cittadini 

NUOVO REGOLAMENTO BIBLIOTECA

CARTA EUROPEA DEI GIOVANI

La seconda decisione importante assunta nella direzione della partecipazione è stata l'adozione della Carta europea per la partecipazione dei giovani alla vita comunale e regionale.
Ho chiesto e ottenuto dalla Giunta che il documento venga inviato nelle scuole affichè i giovani ne possano prendere cognizione e i docenti lavorarci sopra.
L'intervento in Consiglio è stata l'occasione per esprimere il mio pensiero sulla situazione giovanile.
"Quando la legge e gli enti pubblici lavorano per creare una società su misura dei giovani, non si può far altro che sostenere questo tipo di iniziative.
Lavorare per creare una società che dia spazio alle idee e all'entusiasmo della gioventù significa guardare al futuro.
Io credo però che vi sia un tentativo del potere, in tutte le sue forme, di trattare i giovani come una categoria, per giunta debole, da mettere insieme ad anziani e bambini.
Dico una cosa banale, ma di questi tempi anche le cose banali hanno un loro valore.
Il giovane è una persona compiuta (il nostro codice civile riconosce la capacità di agire a 18 anni) e in quanto tale capace di scegliere e prendersi delle responsabilità. 
Ed è quello che la mia generazione e generazioni vicine fanno quotidianamente.
Gli appellativi rivolti ai giovani negli ultimi anni: l'essere bamboccioni,  choosy, sfigati perchè in ritardo con la laurea, non sono nient'altro che attacchi di un sistema che vuole mantenere inalterato lo stato di immobilità in cui è caduto il paese, e di conseguenza l'insieme dei suoi privilegi.
Vorrei cercare di stimolare ad una maggiore attenzione quando si tratta del tema giovani.
C'è qualcuno che tenta sempre di far passare l'immagine dei menefreghisti e dei nullafacenti.
Le persone, perchè di persone si tratta, che si cerca in tutti i modi di ridurre a giovani sono, ad esempio, quelle che per prime hanno denunciato, riempiendo le piazze, lo stato di sfascio della nazione (penso al movimento universitario dell'Onda). 
Sono quelle persone che non si sono lasciate andare in piagnistei, nonostante uno Stato incapace di offrire opportunità di lavoro che gli consentano di progettare il futuro.
Quelle persone che vanno all'estero dando un ottima idea dell'Italia. 
Sono quelle persone che continuano a prendere iniziative, nonostante la condizione precaria e di senza diritti che è stata loro creata, pur di stimolare il cambiamento. 
Sono quelle persone che fanno parte della generazione più preparata della nostra storia.
Forse bisognerebbe più spesso ricordare le parole di un grande Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: 
"I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e altruismo"