lunedì 6 maggio 2013

CONSIGLIO COMUNALE 17/4/2013

Nell'adunanza del 17 l'assemblea ha votato le aliquote Imu per l'anno 2013.
Affrontiamo subito la questione per poi spiegare anche il secondo punto all'ordine del giorno, in materia di trasparenza.

AUMENTO ALIQUOTE PER LE CATEGORIE
CATASTALI D

Le aliquote Imu sono rimaste uguali a quelle scelte in passato dall'Amministrazione, con la sola eccezione della categoria D.
Per quest'ultime si è deciso un aumento nel limite massimo permesso, cioè lo 0,30%.
Questi gli immobili che le legge fa rientrare nella categoria:

D/1 Opifici 
D/2 Alberghi e pensioni (con fine di lucro) 
D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di
lucro) 
D/4 Case di cura ed ospedali (con fine di lucro) 
D/5 Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro) 
D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro) 
D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività 
industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali 
trasformazioni. 
D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività 
commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali 
trasformazioni. 
D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati 
soggetti a pedaggio. 
D/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.



Questo invece il prospetto di sintesi con tutte le aliquote:

- Abitazione principale e relative pertinenze                0,35%
- Fabbricati rurali ad uso strumentale                           0,20%
- Unità immobiliari di società cooperative a 
proprietà indivisa adibite ad abitazione 
principale e relative pertinenze                                     0,40%
- Unità immobiliari ad uso produttivo
appartenenti al gruppo catastale D                                1,06%
- Altri immobili                                                              0,86%


La maggioranza ha scelto di continuare sulla strada di non colpire la prima casa.
Ho già spiegato in altri post il problema in questa fase di far quadrare il bilancio e le difficoltà dei Comuni.
L'aumento sulle categorie D rientra in quei ragionamenti, a maggior ragione alla luce di un nuovo taglio di finanziamenti provenienti dallo stato, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 600.000 euro. 
La scelta, visti i soggetti su cui ricade, oltre ad aiutare le casse locali, penso vada nella direzione dell'equità. 
Non può negarsi però che l'aumento delle tasse, in questa fase, non fa altro che essere un ulteriore limite alla ripresa economica.

In vista del bilancio che si approverà a giugno è giusto dal mio punto di vista, ed è ciò che ho fatto con il mio intervento, fare un ragionamento più ampio.
É evidente ormai l'infelice compito che è stato assegnato agli enti locali dal governo centrale, cioè quello di esattori. 
Penso che tutti i cittadini abbiano avvertito chiaramente nell'ultimo periodo il peso delle imposte e delle tasse: addizionali comunali e regionali, IMU, tra poco la Tares (il tutto in un contesto di pressione fiscale invariata da anni ormai).
La dirigenza politica nazionale ha scaricato sui livelli democratici più bassi l'opera di risanamento. 
Ricordo che parte dell'Imu non rimane ai comuni e che l'Italia arriva da un Governo tecnico e da un'incapacità dei partiti di prendere decisioni che diano la spinta per il rilancio. 
La situazione post elettorale è emblematica.
Non bisogna poi dimenticare i tagli dell'ultimo periodo e il Patto di Stabilità.
Il Comune di Cassano e l'attuale amministrazione non hanno certo potuto sottrarsi a questa logica, anche per le scelte sconsiderate della passata Giunta.
Ora però fare di queste condizioni paradossali una giustificazione perenne sarebbe un errore molto grave. 
Se l'Italia si trova in questa situazione non è certo colpa di una sola parte politica.
La responsabilità quando si arriva così in basso non può che essere collettiva. 
É innegabile che l'Italia abbia rappresentato e rappresenta un esempio di cattiva gestione della cosa pubblica sotto diversi aspetti.   La misura in cui l'Europa ci ha detto di lavorare in molti casi è profondamente negativa, ma ci sollecita a vivere in modo sempre più serio il contesto e la convivenza europei e a superare i nostri fardelli.
In questa situazione nessuno può pensare di rimanere aggrappato disperatamente ai propri convincimenti.
La sinistra deve quindi evitare di negare i tagli a prescindere, naturalmente utilizzando criteri che differenzino tra le varie voci, e deve soprattutto effettuare un lavoro di verifica dei centri di spesa che porti a recuperare ciò che investiamo male o in modo superfluo. 
Bisogna lavorare per una maggiore efficienza della spesa, senza arrivare a tagliare i servizi, anzi cercare in questo modo di migliorarli.

DELIBERA ALIQUOTE IMU

MISURE ANTICORRUZIONE

Il Consiglio ha anche approvato una delibera che introduce delle procedure interne al funzionamento della macchina comunale volte a prevenire fenomeni di corruzione.
Il mio voto è stato favorevole perchè la responsabilizzazione della pubblica amministrazione è una giusta soluzione per prevenire il problema.
Penso però, che per affrontare la piaga della corruzione seriamente, servano innanzitutto norme penali effettivamente dissuasive. 
Per chi voglia entrare nei dettagli tecnici, questa la delibera.

PRIME MISURE ANTICORRUZIONE