Questo il testo del documento, da me presentato, che contiene la descrizione della vicenda che ha portato alla sua discussione all'interno dell'assemblea e le direttive per la Giunta al fine di ottenere una soluzione definitiva.
CONSAPEVOLI
che
va rafforzata nella cultura italiana la nozione di studio come
esperienza, oltre che istruttiva, formante il “carattere” e la
personalità degli individui;
che
tale risultato passa anche dall'assorbimento concreto nella nostra
cultura delle parole di Antonio Gramsci: “Occorre persuadere molta
gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un
suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche
muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito
acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza."
PREMESSO
che
la comunità degli studenti a Cassano è molto numerosa;
che,
ad oggi, l'aula studio della biblioteca di Cassano d'Adda ha
dimostrato in più occasioni di non riuscire a rispondere alle
esigenze degli studenti:
- il servizio allo studio non viene garantito il lunedì, giornata di chiusura della biblioteca;
- la biblioteca non riesce a offrire un servizio a orario continuato che copra tutti i giorni della settimana, andando così incontro ai mutati stili di vita (studenti-lavoratori, studenti obbligati alla frequenza dei corsi, lavoratori che devono cimentarsi in aggiornamenti professionali);
- la biblioteca ha difficoltà nell'offrire un numero adeguato di posti a sedere, soprattutto nei periodi di esame;
- la struttura dell'edificio bibliotecario non riesce a garantire il silenzio e l'isolamento necessari;
che
la Giunta, su richiesta degli stessi studenti (come attestano le
diverse richieste effettuate all'Ufficio Cultura, i colloqui avuti e
le richieste consegnate personalmente al Sindaco) ha individuato
delle soluzioni provvisorie al problema attraverso la concessione del
salone della biblioteca prima e di alcune sale di Palazzo Berva poi;
che
queste soluzioni parziali sono arrivate ad accogliere, soprattutto
nelle giornate di lunedì e nei periodi d'appello, fino a una
sessantina di studenti;
che la
frequenza numerosa degli studenti dimostra la necessità di trovare
in modo stabile e definitivo una soluzione all'uopo.
CONSIDERATO
che
la disponibilità di locali appositamente dedicati alle attività di
studio offrirebbe una nuova e importante proposta, capace di
rispondere all'aumento della popolazione giovanile che si registra a
Cassano, come evidenziano molti documenti approvati dall'assemblea
comunale;
che
dalla relazione del 2011 della responsabile del servizio
bibliotecario emerge che: “Come
sapete, nella nostra biblioteca è presente una sala di studio, con
32 posti,
riservata agli studenti. Sono inoltre presenti dei tavoli tra gli
scaffali, che sarebbero destinati a qualsiasi utente, ma che sono
costantemente occupati da studenti (per
un totale di 26 posti);
inoltre, in sezione ragazzi ci sono altri 19
posti, spesso
occupati da studenti più grandi. È
evidente che la nostra biblioteca,
con orari di apertura più ampi rispetto alle altre biblioteche della
zona e con un ambiente più gradevole, attira
un flusso studentesco superiore alle proprie possibilità.
Per questo motivo
all'utenza studentesca, che fa un uso solo residuale dei servizi
della biblioteca, andrebbe offerto uno spazio ad hoc: una sala con
tavoli, sedie, prese per PC, riscaldamento/condizionamento, apribile
in modo indipendente dalla biblioteca, ma non necessariaemente
separata da essa.”
che
la soluzione sperimentata di Palazzo Berva riesce a colmare le
carenze dell'istituzione bibliotecaria, ma che per garantire nel
tempo risposte, anche alle eventuali richieste future, sia necessaria
da parte dell'amministrazione l'individuazione di spazi stabili da
destinare e attrezzare appositamente allo scopo;
che
alla soluzione sperimentata di Palazzo Berva il mondo dei giovani
studenti cassanesi ha risposto con entusiasmo, pur evidenziando il
disagio della necessità di condivisione con le altre attività
presenti in Palazzo Berva, che non sempre collimano con i tempi
relativi alle esigenze di studio.
VALUTATO
che
il problema degli spazi pubblici destinati e da destinarsi alle varie
attività ritenute di interesse collettivo è una questione che
l'amministrazione comunale intende affrontare in modo completo al
fine di razionalizzare gli stessi per soddisfare le diverse esigenze
che verranno ritenute meritevoli;
che
nella valutazione sarà necessario riconoscere l'esigenza dell'aula
studio per la Città di Cassano fra le iniziative da ritenersi
prioritarie e meritevoli;
che
nella considerazione di realizzare l'aula studio si dovrà tener
conto della necessità di rendere compatibile l'iniziativa con le
attività della biblioteca che spesso risulta congestionata per le
valide e numerose attività rivolte ad un pubblico molto ampio e
diversificato;
che
per quanto premesso lo spazio da individuare per l'aula studio dovrà
essere centrale e collocato all'interno dei luoghi pubblici e
culturali della città;
che
in attesa dell'individuazione e allestimento dell'aula studio in modo
stabile e definitivo sarà necessario garantire il continuo
dell'esperienza in atto presso Palazzo Berva, pensando anche ad un
allestimento minimale che ne favorisca l'utilizzo;
che
l'utitizzo di Palazzo Berva in questa fase transitoria dovrà
comunque essere regolato in: orari, modalità di gestione,
responsabilità, garantendone la corretta fruizione e gestione;
che
quanto esposto è in piena sintonia con le linee programmatiche
dell'amministrazione e che l'iniziativa andrebbe a completare la
visione di vivibilità e socialità nella rivitalizzazione del centro
storico con una particolare attenzione al target giovanile.
CONSIDERATO
che
la scelte esposte richiedono un bassissimo costo economico.
IL
CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE
che
la Giunta, nel lavoro di ricognizione e razionalizzazione degli spazi
pubblici, si impegni a trovare una soluzione congrua per l'aula
studio sulla scorta di quanto detto sopra;
che
nei prossimi 30 giorni, possibilmente prima del nuovo periodo di
appelli universitari e dell'esame di stato di maturità
(maggio-giungo), la Giunta adotti una delibera attraverso la quale
regolamenti, per
la fase transitoria, l'utilizzo di alcune sale di Palazzo Berva alla
funzione di aula studio garantendo e migliorando l'esperienza in
atto;
che
vengano destinate le risorse necessarie nel bilancio previsionale
2013 per un allestimento minimale delle sale destinate all'aula
studio;
che
entro il mese di settembre si arrivi ad una soluzione definitiva
capace di rispondere alle esigenze e ai numeri evidenziati.